SSM/I brightness temperatures PCA analysis to detect new polarized indexes, useful for sea-ice thickness estimation in Antarctic region

Studi recenti hanno mostrato che in Antartide l’estensione e lo spessore del ghiaccio marino non stanno andando incontro ad un significativa riduzione, come accade invece nell’Artico. Tuttavia, la variazione spaziale e temporale del ghiaccio marino intorno al continente antartico resta un fattore da...

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Bibliographic Details
Main Author: Aulicino G
Other Authors: Aulicino, G
Format: Conference Object
Language:unknown
Published: 2009
Subjects:
Suo
Online Access:http://hdl.handle.net/11566/265455
Description
Summary:Studi recenti hanno mostrato che in Antartide l’estensione e lo spessore del ghiaccio marino non stanno andando incontro ad un significativa riduzione, come accade invece nell’Artico. Tuttavia, la variazione spaziale e temporale del ghiaccio marino intorno al continente antartico resta un fattore da monitorare attentamente, poiché, nelle regioni polari le interazioni dinamiche e termodinamiche tra oceano ed atmosfera sono fortemente influenzate dalla presenza-assenza di ghiaccio marino e dal suo spessore. Dalle misure di temperatura di brillanza, provenienti dai radiometri passivi a microonde SSM/I, è possibile ricavare con elevata accuratezza, attraverso algoritmi testati e validati, la concentrazione del ghiaccio marino e la sua estensione. Determinarne lo spessore è risultato invece, ad oggi, molto più complesso. In questo lavoro viene presentato un nuovo algoritmo (IST-2009) in grado di stimare tale spessore, e la relativa copertura nevosa, a partire dalle temperature di brillanza telerilevate a differenti frequenze e polarizzazioni. Gli indici utilizzati sono stati selezionati attraverso l’analisi delle componenti principali (PCA) dei dati di temperatura di brillanza. Ricorrendo alla statistica multivariata è stato possibile, infatti, ridurre l’elevato numero di variabili presenti, individuando quelle che da sole spiegano la maggior parte della varianza contenuta nei dati analizzati. IST-09 è stato quindi impiegato per stimare l’evoluzione dello spessore del ghiaccio marino in alcune regioni antartiche nel periodo 1992-2008. L’utilizzo di filtri legati alla concentrazione del ghiaccio marino ed alla temperatura dell’aria, ha consentito di discriminare la presenza di “open water” e di tenere in considerazione la variabilità climatica stagionale. I risultati ottenuti sono stati validati attraverso il confronto con le misure in situ fornite dal NIC-NCDC per l’anno campione 1994, valori con i quali le nostre stime hanno mostrato un’ottima correlazione (~ 0.91 in Ross Sea 0.85 in Weddell Sea). Le nostre stime ...