I principali mammiferi quaternari della grotta del Ceré (monti lessini - VR) conservati presso il museo civico di storia naturale di Verona
ItLa "Grotta del Cerè" è uno dei giacimenti quaternari a vertebrati fossili più importanti del Veronese. I reperti restituiti rappresentano un’associazione faunistica assai ricca e rappresentativa di più momenti del Pleistocene. Vengono qui presentati dati inediti inerenti la stratigrafia...
Main Authors: | , , |
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Other Authors: | |
Format: | Article in Journal/Newspaper |
Language: | unknown |
Published: |
Coordinamento SIBA - Università del Salento
1970
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Subjects: | |
Online Access: | http://siba-ese.unile.it/index.php/thalassiasal/article/view/i15910725v26supp183 https://doi.org/10.1285/i15910725v26supp183 |
Summary: | ItLa "Grotta del Cerè" è uno dei giacimenti quaternari a vertebrati fossili più importanti del Veronese. I reperti restituiti rappresentano un’associazione faunistica assai ricca e rappresentativa di più momenti del Pleistocene. Vengono qui presentati dati inediti inerenti la stratigrafia dei depositi di riempimento, nonché i principali dati morfologici e morfometrici dei reperti faunistici maggiormente rappresentativi fra quelli attualmente conservati presso il Museo Civico di Storia Naturale di Verona. Il materiale studiato consiste in abbondanti resti craniali e mandibolari di Ursus spelaeus, Canis lupus e Marmota marmota. Le popolazioni esaminate sono state, inoltre, confrontate con popolazioni di altri giacimenti italiani ed europei.EnThe "Cerè cave" is one of the most important quaternary vertebrate fossil sites in the Verona area. In fact the cave has given back a large number of finds which constitute a very rich faunistic association and representative of different periods of the Pleistocene. The cave has a length of 12 m and the entrance is nearby 150 m E of Ceredo (S. Anna d’Alfaedo) at 750 m above the see level. The entrance is near the evident rupture of the slope wich characterezes the right side of the "Vajo dei Falconi".In this work, morphometric and morphological data about abundant cranial and jaw remains of Ursus spelaeus, Canis lupus and Marmota marmota are exposed. These fossils, kept at the Museum of Natural History of Verona, were compared with those of populations of other Italian and European sites. |
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