Replaced but not forgotten: On Sinicised and Sinitic toponyms in Primoskij kraj

Prima che i russi si stabilissero a Primor’e nella seconda metà del diciannovesimo secolo, commercianti e coloni cinesi avevano dominato la regione e monopolizzato il commercio con la popolazione indigena, portando alla sinizzazione dei toponimi indigeni tungusi. Questi toponimi vennero successivam...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: victoria bogushevskaya
Other Authors: Bogushevskaya, Victoria
Format: Article in Journal/Newspaper
Language:English
Italian
Chinese
Published: 2023
Subjects:
Online Access:https://hdl.handle.net/11587/508606
Description
Summary:Prima che i russi si stabilissero a Primor’e nella seconda metà del diciannovesimo secolo, commercianti e coloni cinesi avevano dominato la regione e monopolizzato il commercio con la popolazione indigena, portando alla sinizzazione dei toponimi indigeni tungusi. Questi toponimi vennero successivamente tradotti in russo, e tali prestiti linguistici – spesso indiretti e distorti – rimasero in uso per quasi un secolo. L’articolo esamina la concomitanza di vari fattori che hanno favorito questa interazione linguistica. All’inizio degli anni Settanta, in seguito alle dispute sui confini sino-sovietici, per evitare delle eventuali future rivendicazioni territoriali, il governo sovietico decretava che tutti i toponimi anche lontanamente legati alla Cina dovevano essere cambiati. Ciò ha comportato la perdita di 1780 nomi storici (compresi idronimi, oronimi, oeconimi). Tuttavia, mezzo secolo dopo, non tutti questi nomi puramente russi sono entrati nell’uso corrente, mentre alcuni dei nomi originari continuano ad essere regolarmente utilizzati.