Evoluzione degli ultimi 2000 anni in un fiordo antartico (Edisto Inlet, Mare di Ross): i foraminiferi come indicatori paleoambientali

Nell’ambito del progetto TRACERS-PNRA (Progetto Nazionale Ricerche in Antartide) è stata recuperata la carota TR17-08 all’interno dell’Edisto Inlet, un piccolo fiordo situato vicino a Cape Hallet, nella parte settentrionale del Mare di Ross Occidentale, Antartide. Questo fiordo è caratterizzato da u...

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Bibliographic Details
Main Author: GALLI, GIACOMO
Other Authors: Morigi, Caterina, Gariboldi, Karen
Format: Text
Language:Italian
Published: Pisa University 2021
Subjects:
Online Access:http://etd.adm.unipi.it/theses/available/etd-11232021-184319/
Description
Summary:Nell’ambito del progetto TRACERS-PNRA (Progetto Nazionale Ricerche in Antartide) è stata recuperata la carota TR17-08 all’interno dell’Edisto Inlet, un piccolo fiordo situato vicino a Cape Hallet, nella parte settentrionale del Mare di Ross Occidentale, Antartide. Questo fiordo è caratterizzato da una profondità massima di circa 500 metri, un’ampiezza di 4 km ed una lunghezza di 15 km. Inoltre, sono presenti tre ghiacciai ed una copertura di sea-ice stagionale. Durante le spedizioni oceanografiche italiane, nell’ambito di diversi progetti finanziati dal PNRA del 2002 e del 2005 è stata investigata la presenza di sequenze sedimentarie oloceniche espanse, laminate e di origine biogenica (“fango diatomaceo”). La carota TR17-08 ha una lunghezza di 14,60 metri, corrispondente ad un periodo che si estende fino a 3624 ± 329 anni BP. Per il seguente studio è stato analizzato il periodo che parte dai 2014 ± 417,5 anni BP fino all’attuale, corrispondente alla porzione di carota che va da 650,5 cm al top della carota. È stato analizzato un intervallo di 1 cm ogni 10 cm, consentendo così di avere una risoluzione temporale ottimale per analizzare con maggiore precisione variazioni ambientali submilleniali. La finalità dello studio era quella di analizzare l’evoluzione ambientale di Edisto Inlet negli ultimi 2000 anni, per comprendere meglio i tipi di processi che sono avvenuti all’interno di questo fiordo. La conoscenza di come questo ambiente si è evoluto in un periodo di tempo relativamente breve è da ritenersi fondamentale per comprendere meglio il dinamismo ambientale che caratterizza ambienti chiusi, come i fiordi, in un’ottica di cambiamenti climatico sempre più presente. L’analisi è stata svolta studiando le associazioni a foraminiferi bentonici e planctonici (frazione >150 µm), valutandone i flussi al fondo, le abbondanze relative e la biodiversità delle associazioni. Variazioni nella composizione delle associazioni faunistiche di questi organismi unicellulari hanno permesso di valutare il cambiamento in alcuni ...