CONTAMINAZIONE DA INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI IN MATRICI ANTARTICHE

La tesi affronta il problema della diffusione di inquinanti organici persistenti (POP) a livello globale, ormai presenti anche in aree remote quali le regioni polari, compreso l'Antartide. La categoria degli inquinanti organici persistenti comprende numerose classi di composti organici introdot...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: TERRAMOCCIA, GABRIEL
Other Authors: Giannarelli, Stefania
Format: Text
Language:Italian
Published: Pisa University 2014
Subjects:
Online Access:http://etd.adm.unipi.it/theses/available/etd-03202014-144618/
Description
Summary:La tesi affronta il problema della diffusione di inquinanti organici persistenti (POP) a livello globale, ormai presenti anche in aree remote quali le regioni polari, compreso l'Antartide. La categoria degli inquinanti organici persistenti comprende numerose classi di composti organici introdotti nell'ambiente quasi esclusivamente dall'attività antropica. I composti che rientrano in questa classificazione, anche se tra di loro profondamente differenti dal punto di vista della struttura molecolare, sono accomunati dalla tossicità verso gli esseri viventi compreso l'uomo, dalla loro persistenza nell'ambiente, e dalla capacità di accumularsi sia negli ecosistemi terrestri che in quelli acquatici. Per giustificare la presenza dei POP anche in regioni così lontane dall'emisfero settentrionale quali le zone più remote del continente antartico, è necessario ipotizzare meccanismi di trasporto di inquinanti a lunga distanza basati su processi di volatilizzazione-deposizione degli inquinanti organici nelle varie matrici ambientali. In questo lavoro di tesi vengono descritte le caratteristiche chimico-fisiche, il comportamento e la diffusione alcune delle classi più significative di composti classificati come POP: pesticidi (POC),policlorobifenili(PCB),idrocarburi policiclici aromatici(IPA) e policloronaftaleni(PCN); inoltre, sono descritti i principali meccanismi responsabili del trasporto di inquinanti a lunga distanza che sono alla base dei modelli di diffusione a livello globale al momento più accreditati. L'Antartide è il luogo ideale per gli studi ambientali in quanto, essendo il continente più ostile per la vita dell'uomo, è l'unica regione del pianeta caratterizzata dalla quasi totale assenza di attività antropica e, con essa, di fonti di inquinamento locale che potrebbero mascherare i processi di trasporto. La difficoltà di monitorare la contaminazione ambientale in aree così remote risiede nella capacità di misurare livelli di concentrazione spesso vicini ai limiti di rivelabilità delle migliori strumentazioni ...