Diego Aragona Tagliavia, committente di città nuove

E’ ormai acclarato come gli archivi di famiglia rappresentino impareggiabili strumenti di indagine per lo studio dei centri di nuova fondazione. A conferma di questo assunto e a conclusione di lunghe perlustrazioni condotte nell’Archivio Pignatelli Aragona Cortes, conservato presso l’Archivio di Sta...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: VESCO, Maurizio
Other Authors: Casamento, A., Vesco, M
Format: Book Part
Language:Italian
Published: Edizioni Kappa 2012
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/10447/74309
Description
Summary:E’ ormai acclarato come gli archivi di famiglia rappresentino impareggiabili strumenti di indagine per lo studio dei centri di nuova fondazione. A conferma di questo assunto e a conclusione di lunghe perlustrazioni condotte nell’Archivio Pignatelli Aragona Cortes, conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli, si presentano in questo saggio i primi risultati di una ricerca riguardante il ruolo della famiglia Aragona e Tagliavia, una delle più potenti e prestigiose dell’aristocrazia ispano-siciliana, nel processo di urbanizzazione e popolamento della Sicilia attuato nella prima età moderna. In particolare, l’attenzione si focalizza su uno dei suoi più autorevoli esponenti, il duca Diego I, terzo principe di Castelvetrano e terzo duca di Terranova, Grande di Spagna, insignito del Toson d’Oro, membro dei Consiglio d’Italia e di Guerra, Grande Almirante del regno di Sicilia, ambasciatore di Spagna alla corte di Ferdinando III d’Asburgo e presso la Santa Sede. Personaggio di primissimo piano della scena politica spagnola dell’età di Filippo IV, uomo colto, instancabile viaggiatore, raffinatissimo diplomatico, egli, mosso da logiche di investimento economico e dalla volontà di celebrazione del casato, non fu solo promotore di ben due fondazioni nel giro di pochissimi anni – Montedoro e Menfi, tra il 1635 e il 1637 – ma portò anche a compimento la realizzazione, avviata solo da qualche anno, di un altro nuovo centro, Casteltermini, configurandosi in questo modo come figura extraordinaria nel panorama dei feudatari-fondatori.