Prevalenza dei marcatori dell’epatite (A, B e C) in relazione alla provenienza geografica degli studenti dei corsi di laurea in Medicina

L’infezione da virus dell’epatite B è strettamente correlata all’insorgenza del carcinoma epatocellulare, particolarmente in aree di endemicità per l’infezione cronica. La probabilità è molto più elevata se l’infezione cronica è acquisita durante l’infanzia; la trasmissione perinatale, per esempio,...

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Bibliographic Details
Main Authors: Beggio M, Giraldo M, Borella Venturini M, Zanetti E, Bruno A, Davanzo E, MONGILLO, MICHELE, TREVISAN, ANDREA
Other Authors: Beggio, M, Giraldo, M, Borella Venturini, M, Mongillo, Michele, Zanetti, E, Bruno, A, Davanzo, E, Trevisan, Andrea
Format: Article in Journal/Newspaper
Language:Italian
Published: 2007
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/11577/2513680
Description
Summary:L’infezione da virus dell’epatite B è strettamente correlata all’insorgenza del carcinoma epatocellulare, particolarmente in aree di endemicità per l’infezione cronica. La probabilità è molto più elevata se l’infezione cronica è acquisita durante l’infanzia; la trasmissione perinatale, per esempio, è la più importante in Asia, mentre in Africa è prevalente la trasmissione orizzontale durante la prima infanzia. L’infezione da epatite B presenta una elevata incidenza con alta prevalenza dell’antigene di superficie (HBsAg) in alcune zone del globo quali l’Africa sub-sahariana, la Cina, l’Indocina e l’Indonesia (oltre all’Arabia Saudita) e, curiosamente, in alcune popolazioni polari e sub-polari come gli Eschimesi e gli Inuit (Alaska, Canada e Groenlandia), oltre alla zona sub-equatoriale dell’America Latina. L’infezione da epatite C è invece più sporadica con una distribuzione geografica non particolare. Entrambe le infezioni vengono trasmesse per via parenterale e la concomitante presenza dei due virus accresce il rischio di carcinoma epatocellulare. L’infezione da virus dell’epatite A riconosce, diversamente, una trasmissione oro-fecale ed ha una distribuzione geografica simile all’epatite B, ma con una maggiore endemicità nel sub-continente asiatico e in tutta l’America Latina. La presente ricerca ha valutato i marcatori dell’epatite A, B e C in 221 studenti dei corsi di laurea della facoltà di Medicina dell’Università di Padova nati in Paesi (Continenti) diversi dall’Italia (106 nell’Europa dell’Est, 22 nell’Europa Occidentale, 45 in Africa, 24 in Asia-Oceania e 24 nel Centro-Sud America), confrontandoli con quelli di 362 studenti frequentanti la stessa facoltà e nati nelle province più rappresentate del Veneto (93 a Padova, 89 a Treviso, 92 a Venezia e 88 a Vicenza scelti in maniera randomizzata) e nel Centro-Sud Italia (87 studenti). L’indagine ha dimostrato una elevata, significativa, prevalenza di anticorpi positivi contro l’epatite A negli studenti di origine africana (83,7%), asiatica (60,9%), ...