MACROMOLECOLE SECRETE E DI MEMBRANA COINVOLTE NELLA RISPOSTA IMMUNITARIA DI TELEOSTEI ANTARTICI

L’ittiofauna antartica si è evoluta attraverso un lungo periodo di isolamento geografico e climatico, durante il quale i pesci hanno sviluppato speciali adattamenti che in alcuni casi rendono questi organismi unici. Precedenti risultati hanno mostrato che i teleostei antartici rappresentano, a causa...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Varriale, Sonia
Format: Doctoral or Postdoctoral Thesis
Language:Italian
Published: 2010
Subjects:
Online Access:http://www.fedoa.unina.it/8168/
http://www.fedoa.unina.it/8168/1/Varriale_Sonia_23.pdf
https://doi.org/10.6092/UNINA/FEDOA/8168
Description
Summary:L’ittiofauna antartica si è evoluta attraverso un lungo periodo di isolamento geografico e climatico, durante il quale i pesci hanno sviluppato speciali adattamenti che in alcuni casi rendono questi organismi unici. Precedenti risultati hanno mostrato che i teleostei antartici rappresentano, a causa della loro peculiare posizione filogenetica e dei loro adattamenti fisiologici alle basse temperature, dei modelli fondamentali per studi di biologia evoluzionistica, biologia applicata e biologia ambientale. Obiettivo di questo progetto di tesi di dottorato è stato lo studio dell’adattamento evolutivo dei teleostei antartici mediante la caratterizzazione strutturale della molecola immunoglobulinica che svolge un ruolo chiave nella risposta immunitaria. L’Immunoglobulina (Ig) consiste di due catene peasanti e di due catene leggere; è presente in due forme: una secreta e l’altra inserita nella membrana cellulare, le cui catene pesanti sono entrambe codificate dallo stesso gene. L'analisi della regione transmembrana delle Ig delle specie antartiche e di specie appartenenti a diverse classi di vertebrati ha permesso di identificare un motivo universale conservato in tutti gli isotipi di catene pesanti di tutte le classi di vertebrati. Tale motivo è caratteristico per la molecola Ig ed è statisticamente assente nei tratti in -elica di tutte le altre proteine di membrana. Gli studi di Dinamica Molecolare hanno suggerito la funzione di alcuni residui di tale motivo; in particolare, l'interazione tra due residui di fenilalanina sembra essere la forza trainante dell'associazione delle catene pesanti all'interno della membrana cellulare. Questo tipo di associazione non è stato descritto in altre proteine di membrana e potrebbe essere coinvolto nel complesso meccanismo di trasduzione del segnale che coinvolge il BCR Nel mio lavoro di tesi di dottorato, i dati ottenuti in alcune specie di Nototenioidei, dal gruppo di ricerca nel cui laboratorio ho svolto il mio lavoro di dottorato, sono stati estesi ad altre specie dello ...