Inference of human migration from genomic and linguistic data

Eventi demografici nella storia umana lasciano tracce nelle lingue e geni, secondo l'intuizione di Darwin per cui la migliore descrizione possibile delle relazioni tra le lingue sarebbe l’albero filogenetico delle popolazioni che le parlano. Sokal e Cavalli-Sforza (1990) hanno testato empiricam...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: SILVA SANTOS, PATRÍCIA ALEXANDRA
Other Authors: BARBUJANI, Guido, GHIROTTO, Silvia, GONZALEZ FORTES, Gloria Maria
Format: Doctoral or Postdoctoral Thesis
Language:English
Published: Università degli studi di Ferrara 2020
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/11392/2478788
Description
Summary:Eventi demografici nella storia umana lasciano tracce nelle lingue e geni, secondo l'intuizione di Darwin per cui la migliore descrizione possibile delle relazioni tra le lingue sarebbe l’albero filogenetico delle popolazioni che le parlano. Sokal e Cavalli-Sforza (1990) hanno testato empiricamente l'ipotesi di Darwin, concludendo che distanze linguistiche e genetiche sono fortemente correlate. Tuttavia, molte domande sono rimaste aperte, a causa della mancanza di dati genetici adeguati e per i limiti dei confronti linguistici basati sul lessico. Il lessico permette confronti fra lingue strettamente correlate, ma è inutile per confronti su larga scala, fra lingue di famiglie diverse. Recenti sviluppi metodologici hanno permesso analisi a livello di sintassi, e dunque fra famiglie linguistiche diverse. Inoltre, l'avvento delle tecnologie di Next-Generation Sequencing ha radicalmente aumentato la quantità di informazioni genetiche disponibili sulle popolazioni del mondo. In questa tesi abbiamo sfruttato metodi all'avanguardia per il confronto di dati linguistici e genomici, in due modi: (1) Abbiamo combinato i dati linguistici e genomici per spiegare l’origine e le dinamiche di diffusione nell’Eurasia delle famiglie linguistiche indoeuropea (IE), uralica (UR) e altaica (AL). Le lingue di queste famiglie formano tre gruppi ben distinti, ma gli outlier linguistici UR sono molto simili ai loro vicini geografici: le popolazioni occidentali di lingua UR appaiono geneticamente più simili ai loro vicini di lingua IE e i Khanty mostrano somiglianze con le popolazioni che parlano lingue AL. Infine, confronti di DNA antico e moderno, fanno pensare a una diffusione da sud a nord delle lingue UR nell'attuale Finlandia. Pertanto, questo studio è in grado di quantificare una convergenza secondaria nella sintassi di lingue di famiglie diverse, fornendo prove che tali effetti di interferenza sono stati accompagnati, e forse causati, da scambi demografici ugualmente misurabili. (2) Abbiamo proposto un nuovo framework di Calcoli ...