Nota preliminare sulla sequenza UMG di ex Cava a Filo (Croara, BO): gli aspetti stratigrafico-sedimentari, paleontologici e antropici alla luce delle ultime indagini (2006-2016)

Le faune di Cava a Filo si sono sedimentate entro un sistema di cavità carsiche a galleria. Queste gallerie costituiscono delle cavità relitte di origine fluvio-carsica, formatesi in un momento avanzato del Pleistocene Superiore. I resti faunistici sono pertinenti a specie tipiche di climi freddi ed...

Full description

Bibliographic Details
Main Authors: Paolo Paronuzzi, Claudio Berto, Elena Ghezzo, Ursula Thun Hohenstein, MASSARENTI, ALICE, Paolo Reggiani
Other Authors: Nenzioni Gabriele, Lenzi Fiamma, Paolo, Paronuzzi, Berto, Claudio, Elena, Ghezzo, THUN HOHENSTEIN, Ursula, Massarenti, Alice, Paolo, Reggiani
Format: Book Part
Language:Italian
Published: Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna 2018
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/11392/2405246
http://www.venadelgesso.it/2021/geopaleontologia dei gessi bolognesi.pdf
Description
Summary:Le faune di Cava a Filo si sono sedimentate entro un sistema di cavità carsiche a galleria. Queste gallerie costituiscono delle cavità relitte di origine fluvio-carsica, formatesi in un momento avanzato del Pleistocene Superiore. I resti faunistici sono pertinenti a specie tipiche di climi freddi ed ambienti aperti con limitate aree boschive. La macrofauna dominante è rappresentata da grandi artiodattili quali Bison priscus, Megaloceros giganteus e Capreolus capreolus. Canis lupus è il solo carnivoro presente nel sito e i lagomorfi sono rappresentati da Lepus timidus. I resti animali sono costituiti da accumuli di ossa singole, con l’eccezione dello scheletro completo di lepre bianca. I piccoli mammiferi sono rappresentati da 166 resti, corrispondenti a 132 individui. È dominante Microtus arvalis, una specie molto diffusa e spesso prevalente nella Penisola Italiana intorno all’Ultimo Massimo Glaciale. L’ambiente circostante il sito era caratterizzato da praterie aperte ed aride, mentre alcune aree boschive sono testimoniate dalla rara presenza di Clethrionomys glareolus, Apodemus cf. sylvaticus e Erinaceus europaeus. Chinomys nivalis e Marmota marmota, sebbene poco comunde, indicano condizioni di clima freddo. Dall’analisi tafonomica si deducono diverse cause d’accumulo: il sito era probabilmente una trappola per la maggior parte dei piccoli mammiferi ed alcuni di loro sono stati probabilmente predati da rapaci diurni o piccoli carnivori. L’avifauna è rappresentata da Lyrurus tetrix, Lagopus mutus, Perdix perdix, Nucifraga caryocatactes, Pyrrhocorax graculus, e Falco tinnunculu. Tale associazione di specie conferma il contesto ambientale di Cava a Filo. Particolarmente interessanti risultano delle tracce antropiche su una tibia di bisonte, prodotte con strumenti litici durante la macellazione dell’animale. The sedimentary context of ex Cava a Filo originated in a karsic system with relic fluvio-karsic galleries. Such network of tunnels were excavated during an advanced moment of the Late Pleistocene. ex Cava a ...