Ai margini della saga: Finnar, profezie e visioni nella Vatnsdæla saga

Scopo di questo articolo è analizzare la descrizione del viaggio in spirito compiuto dai Finnar nella Vatnsdæla saga, problematizzando lo sciamanesimo come categoria interpretativa. La rappresentazione dei Finnar nelle saghe norrene è stata influenzata dai contatti interculturali tra Scandinavi e po...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Nicola Martellozzo
Other Authors: Martellozzo, Nicola
Format: Article in Journal/Newspaper
Language:Italian
Published: 2020
Subjects:
Online Access:https://hdl.handle.net/10278/5044883
https://periodicos.ufpb.br/index.php/scandia/article/view/52902
Description
Summary:Scopo di questo articolo è analizzare la descrizione del viaggio in spirito compiuto dai Finnar nella Vatnsdæla saga, problematizzando lo sciamanesimo come categoria interpretativa. La rappresentazione dei Finnar nelle saghe norrene è stata influenzata dai contatti interculturali tra Scandinavi e popolazioni ugro-finniche, che hanno condiviso la Fennoscandia per secoli. Queste relazioni storiche hanno lasciato diverse tracce nell'immaginario letterario norreno, a cominciare dalla descrizione delle tecniche magiche dei Finnar. Basandosi sulla continuità storica tra Finnar e Sámi, gli studiosi hanno interpretato molte di queste pratiche medievali attraverso lo sciamanesimo. Questo approccio può essere applicato anche al viaggio descritto nella Vatnsdæla saga, specie se confrontato con altri episodi analoghi presenti nel folklore norvegese e islandese. Tuttavia, la prospettiva e le modalità del viaggio sono decisamente diverse da quelle dello sciamanesimo Sámi, e riflettono piuttosto le categorie norrene della magia usate per spiegare le abilità soprannaturali dei Finnar. This article aims to analyze the description of the soul-journey made by the Finnar in the Vatnsdæla saga, considering shamanic interpretation as a problematic category. Scandinavians and Finno-Ugric peoples have shared Fennoscandia for centuries, and their intercultural contacts influenced the representation of Finnar in Icelandic sagas. These historical relations had left several marks on the Norse literary imaginary, starting from the description of the magic techniques of Finnar. Many of these medieval practices were interpreted by scholars through shamanism, relying on the cultural continuity between Finnar and Sámi. This approach can be applied also to the soul-journey depicted in the Vatnsdæla saga, especially when compared with other similar episodes of Norwegian and Icelandic folklore. However, the perspective and the modalities of the travel are quite different from that of the Sámi shamanism, reflecting instead the Norse categories of ...