Analisi comparativa del contenuto di elementi maggiori e in traccia nelle conchiglie di due specie di Bivalvi della Laguna di Venezia.

E’ noto che i Bivalvi sono organismi filtratori e, in quanto tali, efficienti accumulatori di contaminanti e ideali organismi indicatori: per questo sono ampiamente utilizzati nei programmi di biomonitoraggio per valutare i livelli di inquinanti in ambienti marini e di transizione. Nella maggior par...

Full description

Bibliographic Details
Main Authors: ZUIN, ALESSANDRA, MANENTE, Sabrina, MINELLO, FABIOLA, GOBBO, Lorena, ARGESE, Emanuele, RAVAGNAN, Giampietro
Other Authors: Zuin, Alessandra, Manente, Sabrina, Minello, Fabiola, Gobbo, Lorena, Argese, Emanuele, Ravagnan, Giampietro
Format: Conference Object
Language:Italian
Published: 2012
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/10278/36215
Description
Summary:E’ noto che i Bivalvi sono organismi filtratori e, in quanto tali, efficienti accumulatori di contaminanti e ideali organismi indicatori: per questo sono ampiamente utilizzati nei programmi di biomonitoraggio per valutare i livelli di inquinanti in ambienti marini e di transizione. Nella maggior parte dei casi gli esperimenti sono condotti per valutare i livelli di concentrazione nei tessuti molli: in questo caso si vuole focalizzare l’attenzione sulla composizione delle valve, nell'ottica di una comprensione più approfondita dei meccanismi che controllano il trasferimento di contaminanti inorganici nelle parti carbonatiche dell’organismo. In particolare si opera un confronto tra due specie diverse di Bivalvi, Crassostrea gigas e Mytilus galloprovincialis, prelevate dagli stessi siti di campionamento posizionati nell’area urbana della città di Venezia (Arsenale Vecchio). Queste condizioni permettono di valutare la misura in cui le caratteristiche fisiologiche della specie influenzano gli equilibri e i percorsi metabolici dei singoli elementi nell'organismo. Le concentrazioni degli elementi maggiori e di quelli in traccia sono state determinate analiticamente nei tessuti molli e nelle valve: ciò ha permesso di evidenziare il partizionamento degli elementi tra le due matrici. Si ritiene che la capacità da parte di una specie di accumulare preferenzialmente determinati elementi nella conchiglia possa essere utile per valorizzare il ruolo dei Bivalvi nei meccanismi di auto-purificazione dei bacini d’acqua, nella prospettiva di un loro possibile utilizzo in future applicazioni.