Topographic and geomorphologic modeling and analysis of the bedrock surface beneath Ultimi Lobe ice-cap (South Pole, Mars) using MARSIS high-resolution data.

Lo scopo del presente lavoro è stato quello di definire la topografia e le principali morfologie del basamento roccioso al di sotto di una porzione, Ultimi Lobe (UL), della calotta polare meridionale di Marte. Tramite l'analisi dei radargrammi MARSIS per mezzo di una procedura di mappatura semi...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Di Silvestro, Giacomo
Other Authors: Morelli, Andrea, Guallini, Luca, Orosei, Roberto
Format: Master Thesis
Language:English
Published: Alma Mater Studiorum - Università di Bologna 2021
Subjects:
Online Access:http://amslaurea.unibo.it/23040/
http://amslaurea.unibo.it/23040/1/Topographic%20and%20geomorphologic%20modeling%20and%20analysis%20of%20the%20bedrock%20surface%20beneath%20Ultimi%20Lobe%20ice-cap%20%28South%20Pole,%20Mars%29%20using%20MARSIS%20high-resolution%20data.pdf
Description
Summary:Lo scopo del presente lavoro è stato quello di definire la topografia e le principali morfologie del basamento roccioso al di sotto di una porzione, Ultimi Lobe (UL), della calotta polare meridionale di Marte. Tramite l'analisi dei radargrammi MARSIS per mezzo di una procedura di mappatura semi-automatica sviluppata in MATLAB, è stato possibile ricavare i dati altimetrici della superficie subglaciale in questione. Successivamente, attraverso il metodo di interpolazione noto come Natural Neighbor (Sibson, 1981), è stato possibile creare in ambiente software ESRI ArcGIS un modello di elevazione digitale della superficie. Quest’ultima ha permesso un’analisi innovativa delle geomorfologie presenti sul basamento della calotta polare al fine di comprenderne i processi geologici di formazione, l’eventuale correlazione tra ciò che viene osservato in superficie e quanto già scoperto alla base della calotta polare (vedi regione dei laghi; Orosei et al., 2018) e, infine, i possibili eventi che hanno caratterizzato la suddetta porzione del ghiacciaio in periodi remoti. In particolare, i risultati ottenuti hanno contribuito: 1) A fornire nuove prove sull’origine tettonica di alcune morfologie superficiali note come Large Asymmetric Polar Scarps (LAPS; Grima et al., 2011); 2) A descrivere ed analizzare possibili morfologie glaciali; 3) Ad individuare in corrispondenza del lago subglaciale individuato da Orosei et al. (2018) una serie di alti e bassi topografici funzionali al contenimento d’acqua. Tutti questi elementi suggeriscono un lento scorrimento di parte della calotta glaciale di UL in tempi remoti, forse favorito da un flusso di acqua di fusione alla sua base come la rete di laghi subglaciali scoperta da Orosei et al. (2018) e Lauro et al. (2021) sembrerebbe suggerire. Questi ultimi, infatti, potrebbero essere ciò che rimane di più ampi deflussi passati.