Frequency assessment of fired domino events in O&G offshore installation operating in harsh environment.

Le principali attività legate al settore Oil&Gas sono esposte, per la loro natura, a rischi operativi con conseguenze dannose per la saluta umana e per l’ambiente circostante. Malfunzionamenti, errori umani, rilasci o eventi atmosferici possano innescare esplosioni, incendi ed emissioni nocive d...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Luongo, Michela
Other Authors: Cozzani, Valerio, Paltrinieri, Nicola, Bucelli, Marta
Format: Master Thesis
Language:unknown
Published: Alma Mater Studiorum - Università di Bologna 2017
Subjects:
Online Access:http://amslaurea.unibo.it/14482/
Description
Summary:Le principali attività legate al settore Oil&Gas sono esposte, per la loro natura, a rischi operativi con conseguenze dannose per la saluta umana e per l’ambiente circostante. Malfunzionamenti, errori umani, rilasci o eventi atmosferici possano innescare esplosioni, incendi ed emissioni nocive dalle proporzioni anche catastrofiche. La severità delle conseguenze degli eventi incidentali può essere ulteriormente amplificata dalla propagazione dello scenario primario, dall’unità di riferimento alle unità vicine, dando vita ad eventi che prendono il nome di Scenari Domino. Le vigenti normative introducono l’utilizzo di sistemi di protezione e di barriere di sicurezza, con lo scopo di ridurre l’entità dei danni causati dagli incidenti primari e la possibilità che l’evento si propaghi. Tali eventi sono influenzati dalla geografia e dalle condizioni climatiche degli ambiti territoriali nei quali sono condotte le operazioni. In particolar modo, condizioni climatiche avverse possono influenzare le performance delle barriere di sicurezza, espresse in termini di “Availability” ed “Effectiveness”. L’obiettivo principale del presente lavoro, è quindi quello di ottenere una valutazione quantitativa della riduzione delle performance dei sistemi di sicurezza per installazioni che operano in condizioni climatiche difficili, come le regioni dell’Artico. La metodologia proposta è stata testata su una reale installazione offshore posta nel Mare di Barents.