Il corpo ‘scodato’. Corporeità umana e non nell’inferno di Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo
Nelle varie rappresentazioni oltremondane che costellano la letteratura mondiale, a seconda delle loro diverse configurazioni, la dimensione corporea ha avuto più o meno importanza. All’interno del mondo infernale di Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo essa svolge un ruolo centrale e, in maniera del t...
Main Author: | |
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Format: | Article in Journal/Newspaper |
Language: | Italian |
Published: |
2022
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Online Access: | https://hdl.handle.net/10446/236631 https://doi.org/10.6092/issn.2724-5179/15417 |
Summary: | Nelle varie rappresentazioni oltremondane che costellano la letteratura mondiale, a seconda delle loro diverse configurazioni, la dimensione corporea ha avuto più o meno importanza. All’interno del mondo infernale di Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo essa svolge un ruolo centrale e, in maniera del tutto analoga all’utilizzo del corpo che fa Dante nella Commedia, è uno dei più importanti strumenti utilizzati dallo scrittore per la rappresentazione delle pene dell’inferno postbellico del romanzo. Inoltre, la corporeità anomala, spezzata, che caratterizza il romanzo, non è soltanto uno strumento di rappresentazione, ma, nell’immagine del corpo scodato, è essa stessa l’allegoria dell’inferno postbellico rappresentato. In the world literature’s otherworldly representations, according to their different configurations, the body dimension has had more or less importance. In the infernal world of Horcynus Orca it plays a central role and, in an analogous way to the Dante’s use of the body in the Comedy, is one of the most important instruments used by the writer for the representation of the novel’s post-war hell pains. Furthermore, the broken corporeity that characterizes the novel is not only an instrument of representation, but, in the image of the wounded body, it is itself the allegory of the hell represented. |
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