Arcangelo Ghisleri e la "geografia di casa nostra"

Arcangelo Ghisleri (1855-1938), da Lucio Gambi in poi, è sempre stato rappresentato come geografo “eterodosso” e “contestatore”, come antagonista della geografia accademica. Il giudizio non sembra del tutto fondato, se si confronta, per esempio, la “Geografia per tutti” con “In Alto”, la rivista fri...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: MICELLI, FRANCESCO
Other Authors: Micelli, Francesco
Format: Article in Journal/Newspaper
Language:Italian
Published: 2008
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/11368/1871901
Description
Summary:Arcangelo Ghisleri (1855-1938), da Lucio Gambi in poi, è sempre stato rappresentato come geografo “eterodosso” e “contestatore”, come antagonista della geografia accademica. Il giudizio non sembra del tutto fondato, se si confronta, per esempio, la “Geografia per tutti” con “In Alto”, la rivista friulana diretta da Giovanni Marinelli, che con intenti analoghi e con eguale coerenza sviluppa il tema della “geografia di casa nostra”, formando i più importanti geografi italiani. Pensiero e opera di Ghisleri implicano cioè una valutazione più attenta e articolata delle correnti democratiche che nascono dal Risorgimento e alimentano buona parte della nostra geografia. La tesi del pre-fascismo dei geografi italiani è anche in questo caso pregiudizio da superare.