RadiotracciantI atmosferici: una chiave alla comprensione dei fattori di variabilità atmosferica nella regione del Mare di Ross – Antartide

L’atmosfera antartica viene attualmente considerata come rappresentativa del background planetario a causa della sua lontananza dalla diretta influenza dalle sorgenti di inquinanti associate alle attività antropiche. A causa della ridotta capacità di osservazione legata alle estreme condizioni ambie...

Full description

Bibliographic Details
Main Authors: TOSITTI, LAURA, SANDRINI, SILVIA, BALDACCI, DANIELA, PARMEGGIANI, SILVIA, M. G. Bettoli
Other Authors: P. CESCON, L.Tositti, S. Sandrini, D. Baldacci, S. Parmeggiani, M.G. Bettoli
Format: Conference Object
Language:Italian
Published: univ. venezia ca' foscari 2004
Subjects:
7BE
Online Access:http://hdl.handle.net/11585/11298
Description
Summary:L’atmosfera antartica viene attualmente considerata come rappresentativa del background planetario a causa della sua lontananza dalla diretta influenza dalle sorgenti di inquinanti associate alle attività antropiche. A causa della ridotta capacità di osservazione legata alle estreme condizioni ambientali di questa regione, la conoscenza dettagliata della circolazione atmosferica del continente è a tutt’oggi lontano dall’essere conclusiva. Nonostante siano evidenti le tracce e le connessioni con le emissioni in atmosfera su scala planetaria, non sono state completamente chiarite né tutte le tipologie, né l’intensità delle sorgenti di specie chimiche in grado di influenzarne la composizione chimica. L’attività di monitoraggio di radionuclidi atmosferici che questo gruppo di ricerca sta portando avanti a Baia Terra Nova, seppure condotta esclusivamente nell’estate australe, ha consentito di individuare alcune fenomenologie utili alla comprensione delle dinamiche atmosferiche nella regione del Mare di Ross . Com’è noto 1-3) l’applicazione dei radionuclidi atmosferici come traccianti si basa sulla possibilità a) di risalire con un elevato grado di sicurezza alla loro sorgente ambientale se paragonati ad altre specie chimiche stabili, almeno da un punto di vista spaziale, e b) di sfruttare il processo di decadimento che essi subiscono per studiare l’evoluzione cronologica dei processi ambientali in cui sono coinvolti. Proprio sulla base di queste riconosciute proprietà, attività sperimentali come quella di UNIBO sono condotte in Antartide nell’ambito dei più rilevanti progetti di ricerca internazionali, quali quello americano, francese, tedesco ed australiano. Le applicazioni spaziano dal settore della geocronologia, nel cui ambito radiotraccianti quali Piombo-210 e Berillio-7 vengono utilizzati per studiare le dinamiche deposizionali nei sedimenti e negli ice-sheets, a quelle relative alla circolazione atmosferica.