Tommaso Ismaelli, Archeologia del culto a Gela. Il santuario del Predio Sola

La tumultuosa attività edilizia che si sviluppò a Gela negli anni Cinquanta trasformò in pochi anni il piccolo borgo, fino al 1927 noto con il toponimo di Terranova (fondato, dopo un lunghissimo periodo di abbandono, da Federico II nel XIII secolo sul sito della colonia rodio-cretese), nell’odierno...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Cucuzza, Nicola
Format: Review
Language:Italian
Published: Centre international d'étude de la religion grecque antique 2012
Subjects:
Online Access:http://journals.openedition.org/kernos/2067
Description
Summary:La tumultuosa attività edilizia che si sviluppò a Gela negli anni Cinquanta trasformò in pochi anni il piccolo borgo, fino al 1927 noto con il toponimo di Terranova (fondato, dopo un lunghissimo periodo di abbandono, da Federico II nel XIII secolo sul sito della colonia rodio-cretese), nell’odierno agglomerato popolato da oltre centomila persone. Il miraggio di un’occupazione stabile presso il polo petrolchimico creò infatti un vorticoso fenomeno di inurbamento che portò in breve tempo miglia. The tumultuous construction activity that developed in Gela in the 1950s turned the small boron into a few years, until 1927, known as the place name of Newfoundland (founded, after a very long period of abandonment, by Federico II in the 13th century on the Roman-Cretese colony site), in today’s agglomeration with more than one hundred thousand people. The aim of stable employment at the petrochemical centre created a plethora of inurbation that took short miles.