Materia e vita. Il rapporto tra forma scultorea e dimensione musicale nelle pietre sonore di Pinuccio Sciola

L’intervento si propone di illustrare i risultati più significativi e originali che lo scultore sardo Pinuccio Sciola ha raggiunto in anni di impegno e di ricerca artistica infaticabile. Dai grandi monoliti ai semi della pace, fino alla sorprendente scoperta dei litofoni, il percorso rivela esiti co...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Rita Ladogana
Format: Article in Journal/Newspaper
Language:German
English
Spanish
French
Italian
Published: Università degli Studi di Cagliari 2015
Subjects:
art
Online Access:https://doi.org/10.13125/medea-1819
https://doaj.org/article/3f013e8e68e84270aaca66c6e5d99e84
Description
Summary:L’intervento si propone di illustrare i risultati più significativi e originali che lo scultore sardo Pinuccio Sciola ha raggiunto in anni di impegno e di ricerca artistica infaticabile. Dai grandi monoliti ai semi della pace, fino alla sorprendente scoperta dei litofoni, il percorso rivela esiti complessi che contemplano, con particolare insistenza nella produzione degli ultimi anni, una stretta connessione tra scultura, musica e architettura. Da quando Sciola scopre che i grossi blocchi di basalto e di calcare, da lui sempre trattati con lo scalpello o col disco dello smeriglio, custodiscono un’anima musicale, l’atto creativo si concentra unicamente nella ricerca di una giusta sintesi tra oggetto scultoreo dalla chiara valenza estetica e potenzialità acustico-sonore dello scolpire. La voce della materia emana suoni di straordinaria complessità condizionati, oltre che dall’azione dell’artista, dall’interazione con gli elementi della natura, con gli elementi atmosferici, con la realtà tutta che li circonda. L’intervento aims to illustrate the most significant and original results that the Sardinian sculptor Pinuccio Sciola has achieved in years of infaticable artistic research and commitment. From the great monolites to the seeds of peace, to the surprising discovery of the litophones, the course reveals complex outcomes that include, with particular insistence on production in recent years, a close connection between sculpture, music and architecture. Since Sciola discovers that the large blocks of basalt and limestone, which he has always treated with the scalp or disc of the porbeagle, hold a musical soul, the creative act has been concentrated only in seeking a fair synthesis between sculptural objects with a clear aesthetic value and acoustic and sound potential of the string. The voice of the subject gives rise to exceptionally complex sounds, conditioned not only by the artist’s action, but also by interaction with the elements of nature, the atmospheric elements and the reality around them.