Antartic spring: the importance of ?new? production

abstract in Italian Questo studio si inserisce in un pi? ampio programma di ricerca, volto ad approffondire le conoscenze sulle caratteristiche ecologiche che contraddistinguono le zone di ghiaccio marginale nel Mare di Ross (Antartide) ed ha lo scopo di portare ad una migliore valutazione del contr...

Full description

Bibliographic Details
Main Authors: Lipizer, Marina, Ruffini, Stefano, Predonzani, Sergio, Cozzi, Stefano, Goffart, Anne, Catalano, Giulio
Other Authors: Mauro Picazzo
Format: Book Part
Language:English
Published: AIOL 1996
Subjects:
Online Access:http://puma.isti.cnr.it/dfdownloadnew.php?ident=cnr.ismar/cnr.ismar.ts/1996-B1-001
http://puma.isti.cnr.it/rmydownload.php?filename=cnr.ismar/cnr.ismar.ts/1996-B1-001/1996-B1-001.pdf
Description
Summary:abstract in Italian Questo studio si inserisce in un pi? ampio programma di ricerca, volto ad approffondire le conoscenze sulle caratteristiche ecologiche che contraddistinguono le zone di ghiaccio marginale nel Mare di Ross (Antartide) ed ha lo scopo di portare ad una migliore valutazione del contributo di queste zone in termini di produzione primaria "nuova" e "rigenerata" (Dugdale & Goering, 1967). I dati che verranno presentati sono stati raccolti durante la prima fase della Spedizione Italiana in Antartide 1994-95 e si riferiscono ad un transetto disposto lungo il 175? Meridiano Est e percorso nei mesi di novembre-dicembre 1994. Le stime di produzione nuova e rigenerata sono state ottenute in base a misure di assimilazione di nitrato e ammonio secondo le metodiche descritte da Owens ( 1988) e nei Protocolli JGOFS (1994). Per determinare l'effetto dei parametri abiotici sulla componente biotica del sistema, considerata in termini di produzione nuova e rigenerata, ? stato considerato l'andamento della salinit?, del nitrato e dell'ammonio disciolti nella zona eufotica, in relazione ai dati di assimilazione di azoto. Il confronto tra la situazione, riscontrata durante la primavera 1994 nel Mare di Ross e altre situazioni descritte per diversi ecosistemi antartici e per ambienti di latitudini intermedie evidenzia l'importante contributo, in termini di produzione primaria nuova, delle zone di ghiaccio marginale.