Il monitoraggio sismico in Alaska: la rete e la sua performance di localizzazione

Il territorio dell’Alaska è caratterizzato da una elevatissima sismicità ed è stato spesso colpito da forti terremoti spesso seguiti da tsunami. Circa 11% degli eventi sismici registrati nel mondo ha epicentro in Alaska. Il grande terremoto dell’Alaska del 1964 è stato il più grande terremoto del no...

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Bibliographic Details
Main Author: D'Alessandro, Antonino
Other Authors: D'Alessandro, Antonino; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione CNT, Roma, Italia, Ruper, Natalia, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione ONT, Roma, Italia
Format: Other/Unknown Material
Language:Italian
Published: 2010
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/2122/6165
Description
Summary:Il territorio dell’Alaska è caratterizzato da una elevatissima sismicità ed è stato spesso colpito da forti terremoti spesso seguiti da tsunami. Circa 11% degli eventi sismici registrati nel mondo ha epicentro in Alaska. Il grande terremoto dell’Alaska del 1964 è stato il più grande terremoto del nord America e il secondo al mondo (MW=9.2). La parte simicamente più attiva è associata alla zona di thurst che si estende dalla parte centro-meridionale dell’Alaska alle isole Aleutine. In questo lavoro abbiamo applicato il metodo SNES alla rete sismica nazionale dell’Alaska la quale monitorizza la sismicità del territorio alaskiano dagli anni 60. La costruzione di una mappa della potenza media del rumore ha permesso di individuare nelle isole Aleutine e nella penisola alaskiana le aree più rumorose della rete. Lo studio statistico dei tempi residui delle fasi sismiche riportate nel bollettino dell’AEIC ha permesso di validare la bontà dei diversi modelli di velocità utilizzati nella routine di localizzazione ipocentreale. La costruzione delle mappe SNES per magnitudo 2, 2.5 e 3, ha permesso di individuare le aree poco coperte dell’Alaska dove potrebbe essere opportuno intervenire con un infittimento della rete o un estensione delle stessa offshore. Dalla mappa della Magnitudo di Completezza si è evinto che tutto il territorio dell’Alaska risulta coperto per ML>2.5 con minimi di 1.4. Dalla sezione SNES verticale si è dedotto che per magnitudo 2.5 questa rete è capace di ben vincolare eventi profondi anche 250 km. Published Prato (Italy) open