Il collasso dell'Antartide

Negli ultimi anni il problema del riscaldamento globale del nostro pianeta (global warming) e del contributo della civiltà moderna all’incremento dei livelli di gas serra ha assunto sempre più rilevanza nell’ambito della comunità scientifica e politica. Nel corso del XX secolo il riscaldamento medio...

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Bibliographic Details
Main Authors: Florindo, F., Boschi, E.
Other Authors: Florindo, F.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma2, Roma, Italia, Boschi, E.; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione AC, Roma, Italia, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione Roma2, Roma, Italia, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione AC, Roma, Italia
Format: Article in Journal/Newspaper
Language:Italian
Published: Editoriale Darwin S.r.l. 2009
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/2122/5243
Description
Summary:Negli ultimi anni il problema del riscaldamento globale del nostro pianeta (global warming) e del contributo della civiltà moderna all’incremento dei livelli di gas serra ha assunto sempre più rilevanza nell’ambito della comunità scientifica e politica. Nel corso del XX secolo il riscaldamento medio globale è stato di 0.7°C e una delle ultime proiezioni attuate dal Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (Ipcc-2007) indica che entro il 2100 la temperatura sarà simile o superiore a quella presente sulla Terra 40 milioni di anni fa, quando la calotta glaciale che ricopre l’Antartide non era ancora formata. Questo continente, ancora oggi quasi inesplorato, ha una estensione di 13.8 milioni di km2 (una volta e mezza l’Europa) ed è ricoperto per circa il 98% da una calotta di ghiaccio che ha uno spessore medio di 2500 metri; una massa la cui completa fusione causerebbe una risalita del livello medio degli oceani di circa 66 metri. In questi decenni di profondi mutamenti climatici, l’Antartide ha funzionato come un dissipatore per la febbre del nostro pianeta. Ciononostante, gli effetti del riscaldamento globale non hanno tardato a farsi sentire anche in questo continente remoto interessando soprattutto la regione della Penisola Antartica (Antartide occidentale). Nell’ultima decade due enormi piattaforme di ghiaccio si sono disintegrate in pochissimi giorni: nel 2002 il Larsen B con 570 km quadrati di estensione e 220 m di spessore e nel 2008 la piattaforma di Wilkins con 3250 km quadrati di estensione ed uno spessore di circa 200 m. Per comprendere meglio i rapporti esistenti tra le variazioni globali del clima e la dinamica della calotta Antartica diventa strategico studiare l’evoluzione climatica di questo continente nel passato geologico a partire dalle prime fasi di sviluppo della glaciazione continentale. Molte delle informazioni che abbiamo oggi sull’evoluzione paleoclimatica dell’Antartide derivano da osservazioni indirette ottenute alle medie e basse latitudini utilizzando opportuni indicatori ...