Il nuovo manuale degli osservatori geomagnetici
Il nostro pianeta è sede di un campo magnetico generato principalmente da correnti elettriche di origine interna alla Terra, che fluiscono nel nucleo esterno fluido, a cui si sovrappone un contributo dovuto a correnti elettriche presenti nella ionosfera e nella magnetosfera. Oggi sono sempre più num...
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ftingv:oai:www.earth-prints.org:2122/10937 2023-05-15T14:17:02+02:00 Il nuovo manuale degli osservatori geomagnetici Cafarella, Lili Dominici, Guido Di Mauro, Domenico Lepidi, Stefania Zirizzotti, Achille Emanuele Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Roma2, Roma, Italia 2016 http://hdl.handle.net/2122/10937 it ita rapporti tecnici INGV 362 INTERMAGNET, (2012). Technical Reference Manual, Version 4.6. Palangio P., Di Lorenzo C., Pietrolungo M., Dominici G., Taccetti Q., De Santis A. and Di Mauro D., (2014). Validazione dei dati dell’osservatorio geomagnetico di Duronia. Rapporti Tecnici INGV, n.291. Parkinson W.D., (1983). Introduction to Geomagnetism, Ed. Scottish Academic Press, pp. 444. Santarato G., Zeid N.A. and Bignardi S., (2015). Lezioni di Geofisica applicata. Libreria Universitaria.it edizioni, pp. 334. Di Persio M., Benedetti G., Zirizzotti A., (2015). Taratura del magnetometro LEMI 025. Rapporti Tecnici INGV, n.318. Di Lorenzo C., Pietrolungo M., Zirizzotti A., (2016). Progetto FIRB-UR4. Installazione stazioni elettromagnetiche e validazione dei segnali registrati. Rapporti Tecnici INGV, n.343. Buono A.G, Azzarone A. e Zirizzotti A., (2015). Site Show Roma2: sistema di visualizzazione siti web. Rapporti Tecnici INGV, n.324. http://hdl.handle.net/2122/10937 open osservatori geomagnetici geomagnetismo report 2016 ftingv 2022-07-29T06:07:14Z Il nostro pianeta è sede di un campo magnetico generato principalmente da correnti elettriche di origine interna alla Terra, che fluiscono nel nucleo esterno fluido, a cui si sovrappone un contributo dovuto a correnti elettriche presenti nella ionosfera e nella magnetosfera. Oggi sono sempre più numerosi i siti permanenti di misura del campo magnetico terrestre, sia per il crescente interesse in questo settore scientifico, che apporta importanti e autonomi contributi alle altre discipline della geofisica, che per la maggiore disponibilità di strumentazione, tecnologicamente migliorata e miniaturizzata a costi ridotti. I geomagnetisti hanno un interesse particolare allo studio del campo magnetico terrestre poiché nella magnetosfera si innescano una serie di fenomeni ancora poco noti e per questo particolarmente attraenti. Sulla scia di questo interesse sono stati installati molti punti di osservazione, gli osservatori geomagnetici, dove effettuare misure di campo magnetico con continuità e per lunghi intervalli temporali. Anche l’Italia rientra in questa tradizione. Già nel 1958, con il Prof. Franco Molina, veniva installato il primo osservatorio geomagnetico moderno su suolo italiano, a Preturo, a pochi km da L’Aquila. Oggi l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia gestisce 3 osservatori sulla penisola e 2 in Antartide. La storia dell’evoluzione di questi siti di osservazione è lunga e ricca di aneddoti e fatti interessanti. In questo manuale gli autori vogliono fare il punto della situazione su quello che gli osservatori geomagnetici sono oggi (settembre 2016) in Italia. Vengono descritti brevemente gli osservatori, la strumentazione ivi installata e alcune accortezze messe a punto negli anni per gestire al meglio la strumentazione. Questo manuale non può certamente essere esaustivo, né tantomeno pretende di ricostruire interamente la storia dei nostri osservatori, che pure sarebbe interessante. Si vuole lasciare una traccia dello stato dell’arte riassumendo in particolare il percorso seguito in questi ... Report Antartide Earth-Prints (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) Allo ENVELOPE(-61.800,-61.800,-63.967,-63.967) Hanno ENVELOPE(17.444,17.444,66.301,66.301) Molina ENVELOPE(-62.017,-62.017,-64.017,-64.017) |
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Il nostro pianeta è sede di un campo magnetico generato principalmente da correnti elettriche di origine interna alla Terra, che fluiscono nel nucleo esterno fluido, a cui si sovrappone un contributo dovuto a correnti elettriche presenti nella ionosfera e nella magnetosfera. Oggi sono sempre più numerosi i siti permanenti di misura del campo magnetico terrestre, sia per il crescente interesse in questo settore scientifico, che apporta importanti e autonomi contributi alle altre discipline della geofisica, che per la maggiore disponibilità di strumentazione, tecnologicamente migliorata e miniaturizzata a costi ridotti. I geomagnetisti hanno un interesse particolare allo studio del campo magnetico terrestre poiché nella magnetosfera si innescano una serie di fenomeni ancora poco noti e per questo particolarmente attraenti. Sulla scia di questo interesse sono stati installati molti punti di osservazione, gli osservatori geomagnetici, dove effettuare misure di campo magnetico con continuità e per lunghi intervalli temporali. Anche l’Italia rientra in questa tradizione. Già nel 1958, con il Prof. Franco Molina, veniva installato il primo osservatorio geomagnetico moderno su suolo italiano, a Preturo, a pochi km da L’Aquila. Oggi l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia gestisce 3 osservatori sulla penisola e 2 in Antartide. La storia dell’evoluzione di questi siti di osservazione è lunga e ricca di aneddoti e fatti interessanti. In questo manuale gli autori vogliono fare il punto della situazione su quello che gli osservatori geomagnetici sono oggi (settembre 2016) in Italia. Vengono descritti brevemente gli osservatori, la strumentazione ivi installata e alcune accortezze messe a punto negli anni per gestire al meglio la strumentazione. Questo manuale non può certamente essere esaustivo, né tantomeno pretende di ricostruire interamente la storia dei nostri osservatori, che pure sarebbe interessante. Si vuole lasciare una traccia dello stato dell’arte riassumendo in particolare il percorso seguito in questi ... |
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