Il nuovo manuale degli osservatori geomagnetici

Il nostro pianeta è sede di un campo magnetico generato principalmente da correnti elettriche di origine interna alla Terra, che fluiscono nel nucleo esterno fluido, a cui si sovrappone un contributo dovuto a correnti elettriche presenti nella ionosfera e nella magnetosfera. Oggi sono sempre più num...

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Bibliographic Details
Main Authors: Cafarella, Lili, Dominici, Guido, Di Mauro, Domenico, Lepidi, Stefania, Zirizzotti, Achille Emanuele
Other Authors: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione Roma2, Roma, Italia
Format: Report
Language:Italian
Published: 2016
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/2122/10937
Description
Summary:Il nostro pianeta è sede di un campo magnetico generato principalmente da correnti elettriche di origine interna alla Terra, che fluiscono nel nucleo esterno fluido, a cui si sovrappone un contributo dovuto a correnti elettriche presenti nella ionosfera e nella magnetosfera. Oggi sono sempre più numerosi i siti permanenti di misura del campo magnetico terrestre, sia per il crescente interesse in questo settore scientifico, che apporta importanti e autonomi contributi alle altre discipline della geofisica, che per la maggiore disponibilità di strumentazione, tecnologicamente migliorata e miniaturizzata a costi ridotti. I geomagnetisti hanno un interesse particolare allo studio del campo magnetico terrestre poiché nella magnetosfera si innescano una serie di fenomeni ancora poco noti e per questo particolarmente attraenti. Sulla scia di questo interesse sono stati installati molti punti di osservazione, gli osservatori geomagnetici, dove effettuare misure di campo magnetico con continuità e per lunghi intervalli temporali. Anche l’Italia rientra in questa tradizione. Già nel 1958, con il Prof. Franco Molina, veniva installato il primo osservatorio geomagnetico moderno su suolo italiano, a Preturo, a pochi km da L’Aquila. Oggi l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia gestisce 3 osservatori sulla penisola e 2 in Antartide. La storia dell’evoluzione di questi siti di osservazione è lunga e ricca di aneddoti e fatti interessanti. In questo manuale gli autori vogliono fare il punto della situazione su quello che gli osservatori geomagnetici sono oggi (settembre 2016) in Italia. Vengono descritti brevemente gli osservatori, la strumentazione ivi installata e alcune accortezze messe a punto negli anni per gestire al meglio la strumentazione. Questo manuale non può certamente essere esaustivo, né tantomeno pretende di ricostruire interamente la storia dei nostri osservatori, che pure sarebbe interessante. Si vuole lasciare una traccia dello stato dell’arte riassumendo in particolare il percorso seguito in questi ...