I briozoi della Baia di Terra Nova (Mare di Ross, Antartide) e le implicazioni nelle ricerche climatiche

Il clima della penisola antartica sta cambiando rapidamente e ci si attende che l'oceano meridionale sia vulnerabile ai cambiamenti di export di carbonati indotti dal riscaldamento di origine antropica e agli effetti dell'acidificazione. La diversità e ricchezza dell'Antartico e la st...

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Bibliographic Details
Main Authors: Kuklinski, P., Schiaparelli, S., Montagna, P., Marghella, G., Gessi, A., Bruni, S., Cocito, S., Lombardi, C.
Format: Other/Unknown Material
Language:Italian
Published: ENEA 2016
Subjects:
Online Access:https://hdl.handle.net/20.500.12079/6803
Description
Summary:Il clima della penisola antartica sta cambiando rapidamente e ci si attende che l'oceano meridionale sia vulnerabile ai cambiamenti di export di carbonati indotti dal riscaldamento di origine antropica e agli effetti dell'acidificazione. La diversità e ricchezza dell'Antartico e la straordinaria capacità di adattamento delle sue specie lo rendono un ambiente ideale per studi di tipo adattativo. Tra gli organismi antartici calcificanti, i briozoi sono particolarmente interessanti grazie al loro ruolo come bioindicatori e promotori di biodiversità. I briozoi sono abbondanti e ampiamente distribuiti nel Mare di Ross, in cui si registra la più altra produttività di tutto l’oceano meridionale, e hanno un potenziale riconosciuto come organismi target per studi sul cambiamento climatico oltre che organismi chiave per l’accumulo di ‘Blue Carbon’. Negli ultimi 30 anni, il PNRA ha condotto diverse Campagne nel Mare di Ross e studi su diversi gruppi tassonomici nella Baia di Terra Nova, tra cui briozoi, ma sebbene siano state pubblicate le liste relative alle prime campagne oceanografiche condotte dal 1987 al 1995, non sono disponibili dati relativi a campagne successive effettuate nella Baia di Terra Nova (BTN). Il presente RT aggiorna la lista della fauna a briozoi della Baia di Terra Nova confrontando i dati della letteratura con campioni raccolti da spedizioni successive e facenti parte della collezione del Museo Nazionale dell’Antartide (MNA, Sezione di Genova) e del CNR-ISMAR di Bologna. La lista aggiornata riporta 133 taxa di cui 34 nuove segnalazioni per la BTN rispetto alle prime tre campagne italiane condotte nell’area e segnalazioni di specie fossili dagli affioramenti di Cape Russell. Da questa lista, aggiornata anche a livello di nomenclatura tassonomica, sono emerse tra le specie fortemente calcificate (102) alcune specie-chiave con un ruolo come biocostruttori e bioindicatori, sia incrostanti (56) che eretto-rigide (45), che potrebbero essere utilizzate in futuri studi sperimentali volti ad indagare il ...