Biogeografia storica e diversità di insettivori e roditori in Italia

L'attuale distribuzione delle specie di Insettivori e Roditori in Italia riflette la dinamica geologica, la storia climatica e i processi ecologici avvenuti nel corso del Pleistocene. Al fine di ricostruire le recenti relazioni evolutive dei vari taxa , partendo da un confronto tra le cenosi a...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Giovanni Amori
Format: Article in Journal/Newspaper
Language:English
Published: Associazione Teriologica Italiana 2003
Subjects:
Q
Online Access:https://doi.org/10.4404/hystrix-14.0-4188
https://doaj.org/article/b9661bed5004439b9e800a27c70db3c7
Description
Summary:L'attuale distribuzione delle specie di Insettivori e Roditori in Italia riflette la dinamica geologica, la storia climatica e i processi ecologici avvenuti nel corso del Pleistocene. Al fine di ricostruire le recenti relazioni evolutive dei vari taxa , partendo da un confronto tra le cenosi a micromammiferi durante il Pleistocene-Olocene con quelle attuali, si analizzano i pattern di distribuzione e, quando disponibili, i dati genetici (filogeografici) delle singole specie dei due ordini. Delle 108 specie di mammiferi (escluse 14 specie marine) presenti in Italia tra il 40.7% e il 45.3% appartengono a Insettivori (16-19 specie) e Roditori (28-30). Cinque sono le specie endemiche di Insettivori e solo una, o forse due, di Roditori. Due taxa endemici appartengono alla regione Alpino-Appenninica, uno all'Alpino-Orientale, due-tre all'Appenninica e uno all'Insulare (Sicilia). Una sola specie ( Castor fiber ) si è estinta in tempi storici (XVI-XVII secolo). Cinque sono le specie di Roditori introdotte, oltre a Mus , Rattus rattus e R. norvegicus , mentre non risultano specie introdotte per gli Insettivori. I dati genetici, attualmente disponibili per alcune specie, confermano l'alto grado di differenziazione delle popolazioni che caratterizzano la Penisola italiana (al pari delle altre penisole del Mediterraneo) non solo come area di rifugio durante le ultime glaciazioni ma come un vero e proprio centro di endemismo. È auspicabile che ulteriori studi genetici, abbinati a quelli morfometrici, siano estesi a tutti i taxa di Insettivori e Roditori, prendendo in considerazione il maggior numero di popolazioni (anche attraverso una comparazione tra popolazioni di bassa e alta quota) al fine di avere delle conferme e ottenere un quadro delle conoscenze più esaustivo sulla strutturazione intraspecifica della nostra mammalofauna.