L’utilizzo del metodo Open Dialogue nella presa a carico di pazienti affetti da disturbo psicotico non affettivo. Una revisione di letteratura ...

Background: Le psicosi rappresentano un insieme di disturbi psichiatrici caratterizzati dalla graduale perdita di rapporto con la realtà e dalla presenza di sintomi invalidanti che influenzano in modo negativo tutti gli aspetti della vita del soggetto e della sua rete sociale. Data la complessità di...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Cinelli, Nicole
Format: Article in Journal/Newspaper
Language:Italian
Published: Scuola Universitaria della Svizzera Italiana (SUPSI) 2021
Subjects:
Online Access:https://dx.doi.org/10.71910/supsi.3450
https://aris.supsi.ch/handle/123456789/9986
Description
Summary:Background: Le psicosi rappresentano un insieme di disturbi psichiatrici caratterizzati dalla graduale perdita di rapporto con la realtà e dalla presenza di sintomi invalidanti che influenzano in modo negativo tutti gli aspetti della vita del soggetto e della sua rete sociale. Data la complessità di questi disturbi è necessario prendere in considerazione diverse possibilità di trattamento: il metodo Open Dialogue (ODA) è un approccio che ha avuto origine nella regione della Lapponia occidentale a partire dal 1987 avente come obiettivo la cura delle psicosi schizofreniche. L’ ODA rappresenta una metodologia di presa a carico che prende in considerazione in modo globale la patologia psichiatrica dove la qualità di vita del paziente e della sua famiglia assumono un ruolo centrale durante tutto il trattamento. Scopo: Lo scopo di questo lavoro è quello di approfondire e analizzare il metodo Open Dialogue mettendone in luce i limiti e i benefici ottenuti fino ad oggi nella presa a carico di pazienti affetti da ...