Lettre de Jean-François Séguier à Giovanni Bianchi, 1770-06-05

[transcription] Amico Carissimo Nîmes 5 giugno 1770 Emmi stato di un grandissimo contento di ricevere vostra ultima lettera che mi ha recata il padre Arcangiolo Previdi, il quale ho accolto pel brevissimo tempo che si è fermato in questa città, del meglio che ho saputo, essendo vostro amico, e provi...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Jean-François Séguier
Format: Article in Journal/Newspaper
Language:Italian
Published: NAKALA - https://nakala.fr (Huma-Num - CNRS) 2021
Subjects:
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Online Access:https://dx.doi.org/10.34847/nkl.0003472o
https://nakala.fr/10.34847/nkl.0003472o
Description
Summary:[transcription] Amico Carissimo Nîmes 5 giugno 1770 Emmi stato di un grandissimo contento di ricevere vostra ultima lettera che mi ha recata il padre Arcangiolo Previdi, il quale ho accolto pel brevissimo tempo che si è fermato in questa città, del meglio che ho saputo, essendo vostro amico, e provinciale della provincia lauretana. Con lui ho molto ragionato di voi, della vostra salute, degli onori che con tanta giustizia vi sono fatti ogni giorno, e di cento e cent’altre cose che spettano a [sic] vostri studi e alla vostra persona. Mi sono molto rallegrato in sapere la memoria che il sommo Pontefice conserva di voi e del vostro merito, e del breve che di lui avete ricevuto, e che v’abbia dichiarato il suo archiatro segreto onorario, ed insieme ordinato al vostro pubblico di raddoppiarvi l’annuo stipendio ??? ???. Ben giusto era che quell’amico vostro concorresse anche lui per promuovere il vostro merito. Ma vedo che quest’aumento di stipendio ridonderà in beneficio delle lettere poiché avete risoluto di valervene per fare la ristampa dell’effrasi del Colonna, del quale da tanto tempo avete i rami pronti per farne uso. Gli amatori di storia naturale vi saranno molto tenuti di questa edizione, e tanto più che sarà corredata delle vostre annotazioni. Rarissima è quella opera, e con molto stento ed a grandissimo prezzo si può acquistare. Fra tanti libri di botanica che oggigiorno / vengono alla luce, non ve ne sarà nissuno di maggior vantaggio di questo, poiché ottimi sono i rami disegnati, come si crede, dalla mano dell’autore, ed arricchiti di ottime descrizioni e osservazioni. In Inghilterra si è principiata da pochi anni un opera [sic] vastissima e voluminosa della quale sono già usciti quatordici tomi in grandissimo folio. In essa il signor dottore Hill medico londinense ha pensato di dare i rami ed una breve descrizione di tutte le piante note. Egli stesso incide i rami, ed ogni sei mesi n’esce un volume. Il lord Bute, che pochi anni sono era il regio ministro d’Inghiletrra, promuove quell’opera e la protege. Ebbi l’onore di riverirlo quando passò per questa città e per sua somma gentilezza si degnò favorirmi tutti gli 14 volumi già stampati. Questo signore dilettantissimo di botanica gode poca buona salute, e l’anno scorso era andato a’ bagni di Valdagno per ricuperarla. Non so se avete avuta la sorte di vedere questo mecenate de’ botanici inglesi. Tutta l’opera è scritta in inglese, il titolo si è The vegetable system, ed il metodo che si è seguito è alquanto nuovo ed a lui proprio, ed ha creduto sbrigarsi di molte difficoltà degli altri pigliando il carattere costante delle classi nelle quali ha partite le piante, dal fiore delle istesse. Un altro botanico, il Gmelino, notissimo per le piante da lui osservate nella Siberia, ha data poco fa la Storia de [sic] fuchi. Piante marine per lo più littorali fin qua poco note. Un opera [sic] che ora allestisce il signor Hallero è la Biblioteca medica, e di cui ha promesso il primo volume in questo anno. Le immense notizie e la numerosissima libreria ch’egli possiede, ed insieme tante / corrispondenze ch’egli trattiene, gli saranno utilissime per quella fatica laboriosissima. Egli mi manda di tanto in tanto delle piante rare alpine delle quali ha fatta una lunga enumerazione nell’una e l’altra edizione delle Piante della Elvezia. Queste mi servono per accrescerne il mio erbario che è già ricco di più di dieci mila piante, e che si aumenta ogn’anno per mezzo di quelle che allignano nell’orticello botanico che coltivo, e prezzo [sic] del quale ora faccio una casa d’abitazione assai comoda per alloggiare il restante della mia vita. L’ho adornato non solo di piante ma anche di varie inscrizioni antiche assai curiose. Ho riletta con piacere la vostra pistola De duplici holoturii genere, che già mi avevate favorita manoscritta e nella quale descrivete ottimamente quei animali marini. Vi ringrazio d’avermene mandata ora la stampa dove ne ho altra ritrovata ch’è una pendice. L’una e l’altra conservo preziosamente. Cogli altri fogli annessi ho veduti anche il rame del vostro ritratto di […] sono molto rallegrato, ma considerandolo attentemente [sic] vi ho accorto dalla parte sinistra non so qual protuberanza che ben non capisco, e della quale mi lusingo che vi compiacerete in altra vostra dilucidare i miei dubbi. Se Sua Eminenza il signor cardinale Piccolomini avesse seguitato il vostro consiglio di farsi trar sangue quando venne nella vostra città, avrebbe prolungata la sua vita, ma egli se ne riportò a quei medici che da lui erano troppo lontani, e non a voi che dall’imminente pericolo dov’era potevate liberarlo. Tutto quello s’è patentemente confermato dall’istoria dei suoi mali, e della sezzione del suo cadavero, che ne avete fatta. Vogliatemi sempre bene, e abbiate cura della vostra salute che mi è prezziosissima. Finisco con farvi l’augurio che mi fece Clemente XII quand [sic] gli bacciai il piede, Dio vi prosperi e vi feliciti. Sono qual mi sottoscrivo I semi del drypis italica che tempo fa mi favoriste non allignaro [sic] nel mio orto, ma in questo anno ne ho avuti altri da Lione, ed una sola pianticella me n’è nata. Vi ringrazio però molto, ed anche dello schelero [sic] dell’istesso che ricevei dalla vostra mano. Divotissimo ed Obbligatissimo Servitore vero Giovanni Francesco Séguier Adresse au vo: All’Illustrissimo Signore Signore Padrone Colendissimo/Il Signore Giovanni Bianchi Medico primario/della città di Rimino, ed Archiatro segreto/di Sua Santità/Rimino : [note autre main] Note allographe en haut à droite du premier feuillet, sous la date: «Signor Giovanni Francesco Séguier», probablement de la main de Bianchi : [personnes citées] Albrecht von Haller, Arcangelo (Arcangiolo) Previdi, Enea Silvio Piccolomini, Fabio Colonna (Columna), Giovanni Vincenzo Antonio Ganganelli Clément XIV, John Hill, John Stuart, Lorenzo Clément XII Corsini, Samuel Gottlieb Gmelin : [reférence bibliographique citée] Bianchi, Giovanni, Breve storia ragionata de' mali, che afflissero l’eminentissimo sig. cardinale Enea Silvio Piccolomini legato di Romagna e che furono cagione della quasi sua repentina morte col. Gmelin, Samuel Gottlieb, Historia fucorum auctore Samuel Gottlieb Gmelin […], Petropoli, ex typopgraphia academiae scientiarum, 1768, in-4o. Haller, Albrecht von, Alberti v. Haller Historia stirpium indigenarum Helvetiae inchoata […], Bernae, sumptibus Societatis typographicae, 1768, 2 vol., in-fol.. Haller, Albrecht von, Bibliotheca medicinae practicae, qua scripta ad partem medicinae practicam facientia a rerum initiis ad a. 1775 recensentur […], Bernae, E. Haller, 1776-1788, 4 vol., in-. Hill, John, The Vegetable system, or a Series of experiments and observations tending to explain the internal structure and the life of plants […], London, at the expence of the author, 1759-1. Bianchi, Giovanni, « De duplici holothurii genere, et de manu marina », Atti dell’Accademia delle Scienze di Siena detta de’ Fisio-critici, 3 (1767), pp. 255-259, “appendice”, pp. 260 et sqq.. Haller, Albrecht von, Enumeratio methodica stirpium Helvetiae indigenarum, Göttingen, Vandenhoeck, 1742, in-fol.. Gmelin, Johann Georg, Flora sibirica sive historia plantarum Sibiriae tomus 1 [-4.]. Auctore D. Joanne Georgio Gmelin […], Petropoli, ex typographia Academiae Scientiarum, 1747-1. Colonna, Fabio, Minus cognitarum stirpium aliquot, ac etiam rariorum nostro coelo orientium ekphrasis. Qua non pauca ab antiquioribus, Theophrasto, Dioscoride, Plinio, Galeno, alijsque memoratae de