Da Lenin a Lennon. Come jazz, rock, beat & pop contribuirono alla caduta della Cortina di Ferro

Non c’è probabilmente una storia del rock che non si fermi, nella ricostruzione complessiva del movimento, di fronte alla Cortina di Ferro che a lungo ha diviso il mondo in due parti: hic sunt leones , di qua i teenager e i figli dei fiori, di là quelli della Komsomol sovietica. Solo i Beatles non s...

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Bibliographic Details
Main Author: Ambrosi, Eugenio
Format: Book
Language:Italian
Published: EUT Edizioni Università di Trieste 2017
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/10077/20661
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spelling ftunivtriest:oai:openstarts.units.it:10077/20661 2023-10-01T04:00:07+02:00 Da Lenin a Lennon. Come jazz, rock, beat & pop contribuirono alla caduta della Cortina di Ferro Ambrosi, Eugenio 2017 application/pdf application/epub+zip image/jpeg http://hdl.handle.net/10077/20661 it ita EUT Edizioni Università di Trieste in/Tigor 326; ill. Presentazione volume "Da Lenin a Lennon. Come jazz, rock, beat & pop contribuirono alla caduta della Cortina di Ferro", 22-10-2017 Presentazione volume "Da Lenin a Lennon. Come jazz, rock, beat & pop contribuirono alla caduta della Cortina di Ferro", 13-12-2017 24 cm Eugenio Ambrosi, "Da Lenin a Lennon. Come jazz, rock, beat & pop contribuirono alla caduta della Cortina di Ferro", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2017, pp. 326; ill. 978-88-8303-893-8 http://hdl.handle.net/10077/20661 978-88-8303-894-5 Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 Internazionale http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ Storia del rock Cortina di Ferro Beatles Europa comunista Lingue letteratura e teatro Book 2017 ftunivtriest 2023-09-05T22:12:30Z Non c’è probabilmente una storia del rock che non si fermi, nella ricostruzione complessiva del movimento, di fronte alla Cortina di Ferro che a lungo ha diviso il mondo in due parti: hic sunt leones , di qua i teenager e i figli dei fiori, di là quelli della Komsomol sovietica. Solo i Beatles non si esibirono oltrecortina, anche se il Ministro sovietico della cultura in visita a Londra nel 1965 accennò alla possibilità di farli suonare in URSS, al punto che tra i giovani circolò la voce di un presunto concerto segreto dei “Fab Four” riservato alle autorità sovietiche durante il World Tour del 1966, in occasione dello scalo in Alaska. Le canzoni dei Beatles furono da subito le più amate e ballate dai giovani e le più suonate da tutte le migliaia di “gruppi di chitarre elettriche” nati un po’ ovunque nei paesi dell’Europa comunista. Non senza rischi personali: dal taglio forzato dei capelli al sequestro di dischi e radio, dall’espulsione dalle scuole allo scioglimento delle band, dai campi di lavoro rieducativi al servizio militare in Siberia. Un noto conduttore radiofonico rumeno vide immediatamente soppresso il proprio programma per aver trasmesso Back in USSR dei Beatles, canzone invisa al Partito; analoga sorte toccò dall’altra parte dell’oceano a un dj cubano che si era azzardato a passare alla radio un pezzo dell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band . Per il regime castrista i britannici Beatles erano infatti “sporchi Yankees”! Tutto ciò mentre in Occidente i ragazzi dibattevano su chi fossero i più grandi: i Beatles o i Rolling Stones? Book Alaska Siberia Universita degli Studi di Trieste: OpenstarTs Grandi ENVELOPE(-23.471,-23.471,65.845,65.845) Ferro ENVELOPE(16.233,16.233,66.717,66.717) Allo ENVELOPE(-61.800,-61.800,-63.967,-63.967) Noto ENVELOPE(-60.811,-60.811,-62.471,-62.471)
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description Non c’è probabilmente una storia del rock che non si fermi, nella ricostruzione complessiva del movimento, di fronte alla Cortina di Ferro che a lungo ha diviso il mondo in due parti: hic sunt leones , di qua i teenager e i figli dei fiori, di là quelli della Komsomol sovietica. Solo i Beatles non si esibirono oltrecortina, anche se il Ministro sovietico della cultura in visita a Londra nel 1965 accennò alla possibilità di farli suonare in URSS, al punto che tra i giovani circolò la voce di un presunto concerto segreto dei “Fab Four” riservato alle autorità sovietiche durante il World Tour del 1966, in occasione dello scalo in Alaska. Le canzoni dei Beatles furono da subito le più amate e ballate dai giovani e le più suonate da tutte le migliaia di “gruppi di chitarre elettriche” nati un po’ ovunque nei paesi dell’Europa comunista. Non senza rischi personali: dal taglio forzato dei capelli al sequestro di dischi e radio, dall’espulsione dalle scuole allo scioglimento delle band, dai campi di lavoro rieducativi al servizio militare in Siberia. Un noto conduttore radiofonico rumeno vide immediatamente soppresso il proprio programma per aver trasmesso Back in USSR dei Beatles, canzone invisa al Partito; analoga sorte toccò dall’altra parte dell’oceano a un dj cubano che si era azzardato a passare alla radio un pezzo dell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band . Per il regime castrista i britannici Beatles erano infatti “sporchi Yankees”! Tutto ciò mentre in Occidente i ragazzi dibattevano su chi fossero i più grandi: i Beatles o i Rolling Stones?
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publisher EUT Edizioni Università di Trieste
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326; ill.
Presentazione volume "Da Lenin a Lennon. Come jazz, rock, beat & pop contribuirono alla caduta della Cortina di Ferro", 22-10-2017
Presentazione volume "Da Lenin a Lennon. Come jazz, rock, beat & pop contribuirono alla caduta della Cortina di Ferro", 13-12-2017
24 cm
Eugenio Ambrosi, "Da Lenin a Lennon. Come jazz, rock, beat & pop contribuirono alla caduta della Cortina di Ferro", Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2017, pp. 326; ill.
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