Summary: | Il saggio, attraverso lo spoglio di cataloghi e riviste, nonché di articoli e documenti d'epoca reperiti presso l'Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) della Fondazione La Biennale di Venezia, indaga la presenza in area lagunare dell'arte a soggetto coloniale. Lo scritto si focalizza in particolar modo sugli anni Trenta del Novecento, mettendo in evidenza, da un lato, i tentativi operati da alcuni personaggi veneziani di creare anche nell'ambiente lagunare manifestazioni dedicate all'arte coloniale, dall'altro il rifiuto da parte della maggiore istituzione artistica della città, la Biennale, di accogliere al proprio interno tale tipologia di arte. Il saggio, inoltre, delinea attraverso alcuni esempi la svolta in chiave propagandistica e celebrativa della rassegna internazionale veneziana a partire dal 1936: infatti da tale anno, con la proclamazione dell'impero, le opere d'arte a soggetto coloniale e quelle a tematica imperiale che celebrano l'impresa italiana in Etiopia sono presenti in maniera più diffusa.
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