L'effetto della dipendenza seriale nella stima della quantità nel cane (Canis lupus familiaris)

open Per l’essere umano, il senso della vista è tra tutti il più rilevante. Nei mammiferi domestici, invece, la visione è messa in secondo piano. Sebbene la struttura del bulbo oculare e gli elementi ad esso connessi siano molto simili tra uomo e cane, il modo in cui i cani vedono la realtà esterna...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: ZANZOT, ASIA
Other Authors: MONGILLO, PAOLO
Language:unknown
Published: 2022
Subjects:
Online Access:https://hdl.handle.net/20.500.12608/40905
Description
Summary:open Per l’essere umano, il senso della vista è tra tutti il più rilevante. Nei mammiferi domestici, invece, la visione è messa in secondo piano. Sebbene la struttura del bulbo oculare e gli elementi ad esso connessi siano molto simili tra uomo e cane, il modo in cui i cani vedono la realtà esterna si discosta molto dal nostro modo di vedere. Recenti studi hanno dimostrato che la visione nell’uomo è serialmente dipendente: in questo esperimento si andrà a verificare questo effetto visivo dal punto di vista del cane. Per serialmente dipendente, però, cosa si intende? Nella sperimentazione effettuata sull’uomo (Fornaciai, M., & Park, J. 2018, Serial dependence in numerosity perception) ad un campione di soggetti sono stati sottoposti una serie di stimoli dot-array, di diversa numerosità: è risultato che, nel momento di quantificazione di tali stimoli, la percezione dei soggetti risultava alterata dalla visione immediatamente precedente di uno stimolo simile, ma numericamente differente. Questi stimolo prende il nome di “induttore”, ed è, per il compito richiesto, irrilevante. Parallelamente, in questo esperimento sono stati sottoposti ai soggetti due stimoli visivi composti da un certo numero di pallini di tacchino, ed è stato richiesto ad ognuno degli individui di selezionare lo stimolo quantitativamente maggiore. Secondo il paradigma della dipendenza seriale, nel momento in cui viene posto uno stimolo induttore precedente allo stimolo vero e proprio, quest’ultimo viene percepito più o meno numeroso, a seconda della dimensione dell’induttore utilizzato. Ogni soggetto, per ritenere la sperimentazione completata, ha dovuto eseguire 16 sessioni del test, ognuna composta da 15 prove. Prove di controllo senza induttore erano distribuite casualmente nelle sessioni per verificare l’attinenza del soggetto a scegliere lo stimolo quantitativamente maggiore. L’analisi dei dati ha dimostrato che i soggetti percepivano un dato stimolo in modo alterato se nell’immediato passato erano sottoposti ad un induttore, composto ...