La coagulazione nell’Orso bruno marsicano (Ursus arctos)

Obiettivi: L'obiettivo dello studio è stato quello di valutare il sistema coagulativo attraverso lo studio della via estrinseca e di quella intrinseca dell’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) del quale non sono presenti dati in letteratura. Tale specie è attualmente classificata da...

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Bibliographic Details
Main Authors: ANGELA UNGARO, SILVANA ALBINO, MAURIZIO MARESCA, RUGGIERO, MARIA GRAZIA, POLLIO, MARIA LAURA, PICA, ALESSANDRA
Other Authors: Università di Modena, Angela, Ungaro, Silvana, Albino, Ruggiero, MARIA GRAZIA, Pollio, MARIA LAURA, Maurizio, Maresca, Pica, Alessandra
Format: Conference Object
Language:Italian
Published: UNIVERSITÀ DI MODENA 2013
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/11588/575418
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collection IRIS Università degli Studi di Napoli Federico II
description Obiettivi: L'obiettivo dello studio è stato quello di valutare il sistema coagulativo attraverso lo studio della via estrinseca e di quella intrinseca dell’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) del quale non sono presenti dati in letteratura. Tale specie è attualmente classificata dall'IUCN come «critico», ovvero a rischio estremamente alto di estinzione in natura. Materiali e metodi: Il primo esemplare utilizzato per lo screening emocoagulativo è stato un esemplare femmina del peso di 150 Kg. Il prelievo, eseguito in primavera nel Parco Faunistico d’Abruzzo di Castel di Sangro, Località Brionna, è stato effettuato, dopo narcosi, con accesso venoso giugulare in provette vacutainer contenenti rispettivamente EDTA, litio eparina e sodio-citrato. L’EDTA si è rivelato un anticoagulante non efficace in tale specie. Dal campione eparinizzato è stato effettuato l’emocromo e uno screening ematochimico completo dello studio della funzionalità epatica. Dal campione citratato è stato ottenuto, previa centrifugazione, il plasma usato per la determinazione dell’assetto coagulativo mediante metodi, sia automatizzati (Coagulometro Advance IL con reagenti refrigerati e temperatura di lavoro e incubazione a 37°C) sia manuali, in BM a 37° C. Attraverso i tests PT (tempo di protrombina) e aPTT (tempo di protrombina parziale attivata); misura della concentrazione di fibrinogeno sec. la metodica funzionale di Clauss (aggiunta di eccesso di Trombina). Il plasma dopo centrifugazione presentava una tenue intensità cromogena. Risultati: Dalle analisi effettuate l’esemplare è risultato in stato di buona salute. La valutazione del test del PT, in toto, come ci si aspettava dalla debole intensità cromogena, non ha dato risultati. Il tempo di protrombina è stato quindi effettuato allungando i tempi di incubazione e applicando la tecnica del Mix con uguali quantità di Plasma umano normale. I risultati ottenuti dopo correzione mostrano un INR normale e inferiore a 1. L’aPTT è invece fallito anche in tempi estesi. Per ...
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spelling ftunivnapoliiris:oai:www.iris.unina.it:11588/575418 2025-01-17T01:14:34+00:00 La coagulazione nell’Orso bruno marsicano (Ursus arctos) ANGELA UNGARO SILVANA ALBINO MAURIZIO MARESCA RUGGIERO, MARIA GRAZIA POLLIO, MARIA LAURA PICA, ALESSANDRA Università di Modena Angela, Ungaro Silvana, Albino Ruggiero, MARIA GRAZIA Pollio, MARIA LAURA Maurizio, Maresca Pica, Alessandra 2013 http://hdl.handle.net/11588/575418 ita ita UNIVERSITÀ DI MODENA country:ITA place:Modena ispartofbook:Atti della società dei naturalisti e matematici di Modena 74°Congresso Nazionale dell'Unione Zoologica Italiana volume:CXLIV issue:144 firstpage:102 lastpage:102 numberofpages:1 http://hdl.handle.net/11588/575418 info:eu-repo/semantics/closedAccess Acetylcholine pesticide blood cells info:eu-repo/semantics/conferenceObject 2013 ftunivnapoliiris 2024-06-17T15:19:30Z Obiettivi: L'obiettivo dello studio è stato quello di valutare il sistema coagulativo attraverso lo studio della via estrinseca e di quella intrinseca dell’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) del quale non sono presenti dati in letteratura. Tale specie è attualmente classificata dall'IUCN come «critico», ovvero a rischio estremamente alto di estinzione in natura. Materiali e metodi: Il primo esemplare utilizzato per lo screening emocoagulativo è stato un esemplare femmina del peso di 150 Kg. Il prelievo, eseguito in primavera nel Parco Faunistico d’Abruzzo di Castel di Sangro, Località Brionna, è stato effettuato, dopo narcosi, con accesso venoso giugulare in provette vacutainer contenenti rispettivamente EDTA, litio eparina e sodio-citrato. L’EDTA si è rivelato un anticoagulante non efficace in tale specie. Dal campione eparinizzato è stato effettuato l’emocromo e uno screening ematochimico completo dello studio della funzionalità epatica. Dal campione citratato è stato ottenuto, previa centrifugazione, il plasma usato per la determinazione dell’assetto coagulativo mediante metodi, sia automatizzati (Coagulometro Advance IL con reagenti refrigerati e temperatura di lavoro e incubazione a 37°C) sia manuali, in BM a 37° C. Attraverso i tests PT (tempo di protrombina) e aPTT (tempo di protrombina parziale attivata); misura della concentrazione di fibrinogeno sec. la metodica funzionale di Clauss (aggiunta di eccesso di Trombina). Il plasma dopo centrifugazione presentava una tenue intensità cromogena. Risultati: Dalle analisi effettuate l’esemplare è risultato in stato di buona salute. La valutazione del test del PT, in toto, come ci si aspettava dalla debole intensità cromogena, non ha dato risultati. Il tempo di protrombina è stato quindi effettuato allungando i tempi di incubazione e applicando la tecnica del Mix con uguali quantità di Plasma umano normale. I risultati ottenuti dopo correzione mostrano un INR normale e inferiore a 1. L’aPTT è invece fallito anche in tempi estesi. Per ... Conference Object Ursus arctos IRIS Università degli Studi di Napoli Federico II Buona ENVELOPE(14.050,14.050,64.817,64.817)
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