L'oscillazione del Nord Atlantico e la variabilità pluriennale delle risorse idriche sotterranee negli acquiferi carbonatici dell'Italia meridionale

L’analisi delle serie storiche pluviometriche (1921-1999) delle stazioni gestite dall’ex Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (Compartimento di Napoli) ha consentito di rilevare, a scala regionale, l’evoluzione temporale delle precipitazioni. I dati analizzati derivano dalle registrazioni d...

Full description

Bibliographic Details
Main Authors: DE VITA, PANTALEONE, FABBROCINO, SILVIA
Other Authors: DE VITA, Pantaleone, Fabbrocino, Silvia
Format: Article in Journal/Newspaper
Language:unknown
Published: 2005
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/11588/202947
https://doi.org/10.1474/GGA.2005-02.0-52.0078
Description
Summary:L’analisi delle serie storiche pluviometriche (1921-1999) delle stazioni gestite dall’ex Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (Compartimento di Napoli) ha consentito di rilevare, a scala regionale, l’evoluzione temporale delle precipitazioni. I dati analizzati derivano dalle registrazioni di 18 stazioni pluviometriche, scelte tra quelle con funzionamento maggiormente continuo, dal 1921. Le elaborazioni hanno evidenziato una variabilità climatica apparentemente non caratterizzata da un trend dominante, bensì da una complessa ciclicità pluriennale, correlabile a fenomeni atmosferici a scala continentale. In particolare, le fluttuazioni naturali delle precipitazioni in Campania, analogamente a quanto evidenziato in altre parti del Mediterraneo, sono correlabili al fenomeno atmosferico noto come Oscillazione del Nord Atlantico (NAO). Gli effetti di tale fenomeno si riflettono chiaramente in una analoga e complessa variabilità pluriennale della ricarica degli acquiferi, così come dimostrano i dati di portata della sorgente Sanità di Caposele (AV), afferente all’unità idrogeologica carbonatica del Monte Cervialto (Campania), particolarmente significativa per la lunghezza della serie storica delle misure. Questo risultato, sebbene da testare anche in altri acquiferi, appare originale soprattutto perchè evidenzia le ripercussioni di fenomeni atmosferici a grande scala, finora noti nell’ambito scientifico meteorologico ed oceanografico, sulla ricarica degli acquiferi.