An Investigation on Fatigue Damage: Numerical Approaches and Experimental Validation

In questo lavoro viene affrontato il problema della valutazione della risposta e della capacità di un particolare strutturale navale nei confronti del collasso a fatica. La memoria si articola essenzialmente su tre punti fondamentali: la valutazione per via numerica della risposta tenso-deformativa...

Full description

Bibliographic Details
Main Authors: BIOT, MARCO, MARINO', ALBERTO, M. Maestro
Other Authors: ., Biot, Marco, M., Maestro, Marino', Alberto
Format: Conference Object
Language:English
Published: ASME - American Society of Mechanical Engineers 2001
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/11368/2634452
Description
Summary:In questo lavoro viene affrontato il problema della valutazione della risposta e della capacità di un particolare strutturale navale nei confronti del collasso a fatica. La memoria si articola essenzialmente su tre punti fondamentali: la valutazione per via numerica della risposta tenso-deformativa della struttura, l’interpretazione delle risultanze sperimentali volte alle validazione della metodologia numerica proposta ed infine la definizione di una metodologia per la generazione di curve di capacità a fatica. Nel complesso questo lavoro presenta un percorso per effettuare, in maniera snella, indagini di resistenza a fatica su elementi strutturali tipici dello scafo di una nave. È importante osservare infatti che la valutazione per via sperimentale della risposta e della capacità a fatica dei particolari strutturali costituisce un procedimento che richiede un notevole impiego di risorse e l’effettuazione di prove spesso di lunga durata. L’analisi numerica si propone perciò come un’alternativa pratica ed economica, soprattutto quando devono essere vagliate soluzioni alternative nelle fasi preliminari di un progetto. Il lavoro affronta innanzitutto il problema della valutazione delle tensioni reali (notch stress) nei “punti caldi” di una struttura, proponendo un criterio per una modellazione efficace agli Elementi Finiti, tale cioè da coniugare affidabilità ed accuratezza con snellezza e flessibilità. La validità del percorso proposto viene confermata attraverso il confronto con i risultati – in termini di tensioni – ottenuti da differenti modelli numerici e da prove condotte in laboratorio. Sulla base del procedimento esposto, ed utilizzando opportune curve di capacità, si è quindi in grado di calcolare la vita a fatica di un particolare strutturale. Successivamente viene illustrato un procedimento per l’interpretazione dei risultati di prove sperimentali a fatica. I dati raccolti dalle prove devono essere infatti opportunamente decodificati per poter rilevare con precisione i mutamenti che si verificano ...