Lo Stretto di Messina. Interpretazione del paesaggio
La città di Messina accoglie il mare con il suo porto a forma di falce, ma è il Capo Peloro (che si spinge fra i due mari, Ionio e Tirreno, a dividerli o ad unirli) che completa il rapporto complesso fra insediamento e mare. Capo Peloro è un’estremità che si protende alla ricerca dell’altra sulla sp...
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2014
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ftunimessinairis:oai:iris.unime.it:11570/3021774 2024-01-28T10:08:28+01:00 Lo Stretto di Messina. Interpretazione del paesaggio MANGANARO, Mario Stefano Bertocci e Silvio Van Riel Manganaro, Mario 2014 STAMPA http://hdl.handle.net/11570/3021774 ita ita ALINEA EDITRICE country:ITA place:Firenze info:eu-repo/semantics/altIdentifier/isbn/9788860558299 ispartofbook:La cultura del restauro e della valorizzazione. Temi e problemi per un percorso internazionale di conoscenza La cultura del restauro e della valorizzazione. Temi e problemi per un percorso internazionale di conoscenza firstpage:1269 lastpage:1276 numberofpages:8 alleditors:Stefano Bertocci e Silvio Van Riel http://hdl.handle.net/11570/3021774 STRETTO DI MESSINA info:eu-repo/semantics/conferenceObject 2014 ftunimessinairis 2024-01-03T17:44:56Z La città di Messina accoglie il mare con il suo porto a forma di falce, ma è il Capo Peloro (che si spinge fra i due mari, Ionio e Tirreno, a dividerli o ad unirli) che completa il rapporto complesso fra insediamento e mare. Capo Peloro è un’estremità che si protende alla ricerca dell’altra sulla sponda calabra, a cui un tempo era unita. Cariddi verso Scilla. L’abitato di Capo Peloro, Torre Faro, ha stravolto la sua conformazione, dopo il terremoto del 1908, diversamente da Chianalea di Scilla, dove il rapporto dell’abitato con il mare è ancora stretto e antico. Il mare sale sulla strada, dalla casa si può scendere direttamente in mare. Tuttavia la singolarità del paesaggio e la grandezza del suo mito possono ispirare ancora a Stefano D’Arrigo un romanzo come Horcynus Orca. Rive prossime al capo Peloro lungo la costa tirrenica ispirano un altro lavoro letterario, come Acqualadrone di Vitarelli. Si propone una lettura del paesaggio dello Stretto attraverso il disegno di viaggio. La città e l’acqua Ogni città ha sempre un rapporto privilegiato con l'acqua sin dalla sua fondazione, in generale tramite gli impluvi e gli alvei che incanalano i corsi d'acqua piccoli o grandi ed in particolare per la presenza del mare antistante. Nella maggior parte dei casi le città costiere trovano, nell'ansa del porto un punto cardine di riferimento urbano, che ha contribuito a dare significato e a determinare il particolare sviluppo dell'abitato nel tempo. Conference Object Orca Università degli Studi di Messina: IRIS Grandi ENVELOPE(-23.471,-23.471,65.845,65.845) Suo ENVELOPE(23.924,23.924,66.145,66.145) Torre ENVELOPE(-59.729,-59.729,-62.413,-62.413) |
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La città di Messina accoglie il mare con il suo porto a forma di falce, ma è il Capo Peloro (che si spinge fra i due mari, Ionio e Tirreno, a dividerli o ad unirli) che completa il rapporto complesso fra insediamento e mare. Capo Peloro è un’estremità che si protende alla ricerca dell’altra sulla sponda calabra, a cui un tempo era unita. Cariddi verso Scilla. L’abitato di Capo Peloro, Torre Faro, ha stravolto la sua conformazione, dopo il terremoto del 1908, diversamente da Chianalea di Scilla, dove il rapporto dell’abitato con il mare è ancora stretto e antico. Il mare sale sulla strada, dalla casa si può scendere direttamente in mare. Tuttavia la singolarità del paesaggio e la grandezza del suo mito possono ispirare ancora a Stefano D’Arrigo un romanzo come Horcynus Orca. Rive prossime al capo Peloro lungo la costa tirrenica ispirano un altro lavoro letterario, come Acqualadrone di Vitarelli. Si propone una lettura del paesaggio dello Stretto attraverso il disegno di viaggio. La città e l’acqua Ogni città ha sempre un rapporto privilegiato con l'acqua sin dalla sua fondazione, in generale tramite gli impluvi e gli alvei che incanalano i corsi d'acqua piccoli o grandi ed in particolare per la presenza del mare antistante. Nella maggior parte dei casi le città costiere trovano, nell'ansa del porto un punto cardine di riferimento urbano, che ha contribuito a dare significato e a determinare il particolare sviluppo dell'abitato nel tempo. |
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