Relazioni fra eterogeneità crostali e complessità dei processi di fagliazione
Nelle regioni caratterizzate da processi di fagliazione trascorrente, come la South Iceland Seismic Zone (SISZ), si possono osservare complesse distribuzioni di fratture superficiali che non sono giustificabili sulla base del solo campo di sforzi indotto dalla struttura principale presente in profon...
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ftunibolognairis:oai:cris.unibo.it:11585/119835 2024-04-14T08:13:46+00:00 Relazioni fra eterogeneità crostali e complessità dei processi di fagliazione BONAFEDE, MAURIZIO FERRARI, CLAUDIO D. SLEJKO, A. RIGGIO E M. SANTULIN BONAFEDE M. FERRARI C. 2008 STAMPA http://hdl.handle.net/11585/119835 ita ita Stella Arti Grafiche country:ITA place:TRIESTE info:eu-repo/semantics/altIdentifier/isbn/8890210133 ispartofbook:ATTI DEL 27 CONVEGNO NAZIONALE GNGTS, RIASSUNTI ESTESI DELLE COMUNICAZIONI 27° Convegno Nazionale GNGTS - 2008 firstpage:114 lastpage:115 numberofpages:2 alleditors:D. SLEJKO, A. RIGGIO E M. SANTULIN http://hdl.handle.net/11585/119835 Meccanica delle Faglie Teoria delle dislocazioni elastiche Mezzi elastici stratificati info:eu-repo/semantics/conferenceObject 2008 ftunibolognairis 2024-03-21T17:21:56Z Nelle regioni caratterizzate da processi di fagliazione trascorrente, come la South Iceland Seismic Zone (SISZ), si possono osservare complesse distribuzioni di fratture superficiali che non sono giustificabili sulla base del solo campo di sforzi indotto dalla struttura principale presente in profondità. La complessità di tali distribuzioni viene ricondotta alla struttura eterogenea della crosta, in quanto si ipotizza che i processi di fagliazione siano sensibili in modo notevole alla stratificazione del mezzo. La condizione al contorno di saldatura fra i due mezzi impone che la caduta di sforzo sia discontinua in corrispondenza dell’interfaccia, in quanto che su ciascuna sezione del crack la caduta di sforzo deve essere proporzionale alla rigidità del mezzo corrispondente. Una simile condizione non può essere soddisfatta in diverse situazioni reali, pertanto, in questi casi, si deve supporre che almeno una delle ipotesi sulle quali si basano i precedenti modelli debba cadere. Mantenendo le condizioni di saldatura tra i mezzi e di uguale direzione di scorrimento sulle due sezioni della faglia, nel presente lavoro si è considerata la possibilità che la superficie di frattura subisca un piegamento in corrispondenza dell’interfaccia Conference Object Iceland IRIS Università degli Studi di Bologna (CRIS - Current Research Information System) |
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Nelle regioni caratterizzate da processi di fagliazione trascorrente, come la South Iceland Seismic Zone (SISZ), si possono osservare complesse distribuzioni di fratture superficiali che non sono giustificabili sulla base del solo campo di sforzi indotto dalla struttura principale presente in profondità. La complessità di tali distribuzioni viene ricondotta alla struttura eterogenea della crosta, in quanto si ipotizza che i processi di fagliazione siano sensibili in modo notevole alla stratificazione del mezzo. La condizione al contorno di saldatura fra i due mezzi impone che la caduta di sforzo sia discontinua in corrispondenza dell’interfaccia, in quanto che su ciascuna sezione del crack la caduta di sforzo deve essere proporzionale alla rigidità del mezzo corrispondente. Una simile condizione non può essere soddisfatta in diverse situazioni reali, pertanto, in questi casi, si deve supporre che almeno una delle ipotesi sulle quali si basano i precedenti modelli debba cadere. Mantenendo le condizioni di saldatura tra i mezzi e di uguale direzione di scorrimento sulle due sezioni della faglia, nel presente lavoro si è considerata la possibilità che la superficie di frattura subisca un piegamento in corrispondenza dell’interfaccia |
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