Ordinamenti portuali e territorio costiero di una comunità della Sardegna moderna: Terranova (Olbia) in Gallura nei secoli 15.-18.
Con la cessione del Regno di Sardegna ai Savoia, in seguito al trattato di Londra del 1718, si appalesa la vera situazione di quel Regno: dalla povertà di risorse, alle distruzioni provocate dalla guerre, dal malgoverno spagnolo, al fisco dissestato e all'esiguità delle rendite reali. Olbia che...
Main Authors: | , |
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Format: | Conference Object |
Language: | Italian |
Published: |
EDES Editrice Democratica Sarda
2004
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Subjects: | |
Online Access: | http://hdl.handle.net/11388/261638 |
Summary: | Con la cessione del Regno di Sardegna ai Savoia, in seguito al trattato di Londra del 1718, si appalesa la vera situazione di quel Regno: dalla povertà di risorse, alle distruzioni provocate dalla guerre, dal malgoverno spagnolo, al fisco dissestato e all'esiguità delle rendite reali. Olbia che in passato era stata popolosissima e rigogliosa, si presenta scarsamente abitata, con uno scalo portuale in piena decadenza, «quasi senza riparazione di muraglia, havendo perso sino al nome di città, chiamandosi terra di Terranova» secondo la descrizione fornita ai funzionari del Regno sabaudo da un anonimo informatore. |
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