Etica e politica di Lorenzo il Magnifico

Lorenzo de’ Medici, uomo di profonda fede, data la mirabile educazione ricevuta in famiglia, accettò il governo della città dopo la morte del padre, Piero il Gottoso, come dovere, sentendone il peso, data la sua giovane età di 21 anni, secondo quanto lui stesso dice “mal volentieri accettai”. In tut...

Full description

Bibliographic Details
Published in:Tabula
Main Author: Secchi Tarugi, Luisa
Format: Article in Journal/Newspaper
Language:Italian
Published: Juraj Dobrila University of Pula 2020
Subjects:
Online Access:https://hrcak.srce.hr/246137
https://hrcak.srce.hr/file/357536
Description
Summary:Lorenzo de’ Medici, uomo di profonda fede, data la mirabile educazione ricevuta in famiglia, accettò il governo della città dopo la morte del padre, Piero il Gottoso, come dovere, sentendone il peso, data la sua giovane età di 21 anni, secondo quanto lui stesso dice “mal volentieri accettai”. In tutta la sua vita, non molto lunga, privilegiò come fine il conseguimento del bene comune e non il proprio interesse. Attento anche alle situazioni dei meno fortunati, come il popolo fiorentino e i contadini del Mugello, si rivelò un abile politico che riuscì ad equilibrare la politica dei vari staterelli italiani, ma non dimenticò mai quale fosse il traguardo vero della vita dell’uomo e cioè guardare verso Dio staccandosi dalle ambizioni della vita terrena. Soprattutto raccomandò ai figli di saper governare diventando esempio “perché il signore deve essere servo de’ suoi servi” come scrive nella Sacra rappresentazione di Giovanni e Paolo messa in scena il 17 febbraio 1491 nella Compagnia del Vangelista. Lorenzo de’ Medici, čovjek duboke vjere, u obitelji je primio izvrsno obrazovanje, a po smrti svoga oca Piera de’ Medicija prihvatio je upravu gradom kao dužnost koju je osjećao kao teret s obzirom na svoju dob od 21 godine, za koju je sam rekao “nerado sam je prihvatio”. U cijelom svome životu, koji nije bio dug, prednost je davao općem dobru, a ne vlastitim interesima. Posvećivao je pozornost i položaju manje sretnih, kao što su to bili florentinski puk i seljaci Mugella, a pokazao se i kao sposoban političar koji je uspijevao balansirati politiku raznih talijanskih državica, ne zaboravljajući na istinski cilj ljudskoga života – biti usmjeren k Bogu ne prijanjajući uz stremljenja prizemnoga života. Posebice je preporučivao potomcima neka znaju vladati tako da sami budu primjer “jer gospodar treba biti sluga svojih slugu”, kako piše u Sacra rappresentazione di Giovanni e Paolo, djelu postavljenom na scenu 17. veljače 1491. u Compagnia del Vangelista.