Analisi comparativa delle opere di San Francesco d' Assisi
Il Medioevo è stato un periodo che ha visto l'affermarsi del potere della Chiesa e delle varie letterature in volgare. La letteratura che è stata maggiormente rilevante per il tema di questa tesi è quella religiosa che, appunto, vanta il primo testo letterario in volgare: le Laudes creaturarum....
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religiozni spisi usporedbna analiza HUMANISTIČKE ZNANOSTI. Filologija. Romanistika HUMANISTIC SCIENCES. Philology. Romance Studies religiozna pjesma letteratura italiana Francesco d’Assisi poesia religiosa scritti religiosi analisi comparativa Italian literature Francis of Assisi religious poetry religious writings comparative analysis talijanska književnost Franjo Asiški 940 |
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Il Medioevo è stato un periodo che ha visto l'affermarsi del potere della Chiesa e delle varie letterature in volgare. La letteratura che è stata maggiormente rilevante per il tema di questa tesi è quella religiosa che, appunto, vanta il primo testo letterario in volgare: le Laudes creaturarum. Il suo autore, Francesco d'Assisi, conobbe la fede dopo una vita agiata segnata dalla prigionia. I suoi scritti dimostrano chiaramente sia i vizi sia le virtù e fanno emergere i diversi esiti che possono scaturire in base all'adozione di determinati comportamenti nell’esistenza umana. Infatti, ne La scienza dev'essere seguita dal ben operare vengono indicati due tipi di uomini: quelli che il sapere rende superbi e quelli che rimangono umili, perché riconoscono che le conoscenze a cui possono aspirare sono di Dio e per Dio. I due tipi di uomini riprendono rispettivamente l’impulsività di Ulisse e l’umiltà di Dante nei loro rispettivi viaggi, così come rispecchiano la personalità di san Francesco prima e dopo la conversione. Ne La povertà di spirito viene definito ‘povero di spirito’, colui che non ha troppo interesse per i beni terreni, ma si attiene severamente soltanto alla volontà di Dio. Quindi, egli è ‘il vero uomo di pace’, del quindicesimo capitolo delle Admonitiones. Ne Il Saluto alle Virtù la Carità, una virtù teologale, simboleggia l’abito di Beatrice nel XXX canto del Purgatorio della Comedìa, perché è di colore rosso. L’Obbedienza è la virtù ribadita nella conclusione de Il Saluto alle Virtù e si contrappone alla concezione di virtù di Machiavelli che esalta l’impeto dell’uomo. La Laudes creaturarum può essere accostata ai salmi biblici, in quanto ne riproduce la struttura tipica. Inoltre, gli elementi della natura della Laudes possono riflettere i sentimenti dell’individuo romantico del XIX secolo. Il Testamento è lo scritto ‘definitivo’ in cui San Francesco pone l’accento sull’io soggettivo, sul proprio trascorso, sottolineando però le norme di comportamento da adottare sia per sé sia per i frati dell’Ordine, già stabilite nella Regola bollata. L’episodio de La perfetta letizia dai Fioretti è riproposta nel Tolstoi di Giovanni Pascoli. La spiegazione della ‘non perfetta letizia’ può essere allineata al ‘non amore’ della Prima lettera di san Paolo ai Corinzi. Entrambi gli scritti rivelano che le conoscenze considerate utili e apprezzabili non sono appaganti, per chi conosce il significato della ‘perfetta letizia’ e per chi non ha amore/carità. Rispettivamente, per l’uomo il fine della perfetta letizia è quello di accogliere benevolmente le sofferenze. Il significato dell’amore è ridare vita a chi si sente solo e disprezzabile. La condizione di perfetta letizia viene paragonata alla lauda O Signor per cortesia di Jacopone da Todi in cui l’uomo sceglie volontariamente e, in nome di Dio, la sofferenza sia fisica sia morale che comporta la vita sulla Terra. I titoli Della pazienza e Della compassione del prossimo si riferiscono ai rispettivi omonimi (pazienza e compassione) che rendono possibile la vita sociale dell’Ordine. Dall’analisi comparativa traspare che gli scritti di San Francesco d’Assisi si imperniano su valori che sono eterni: che incitano gli uomini a essere oppure a diventare come le creature di Dio - obbedienti, compassionevoli, poveri di spirito, ma soprattutto credenti. The Middle Ages was a period of emergence of power of the Church and of the vulgar literatures. The most important literature for the topic of this thesis is the religious literature that, in fact, owns the first literary work: Canticle of the Creatures. Its author, Saint Francis of Assisi, experienced the faith, after a rich life marked by imprisonment. His writings clearly show vices and virtues and different outcomes that may arise, assuming certain behaviors in human's existence. In fact, in That Good Works should accompany Knowledge two types of men are presented: those who knowledge made arrogant and those who remained humble, because they recognize that knowledge they aspire is of God and for God. The two types of men, respectively, receive the impulsiveness of Ulysses and Dante’s humbleness in their respective journeys, as well as they reflect the personality of Saint Francis before and after his conversion. In the writing Of Poverty of Spirit the ‘poor of spirit’ is called the one who does not put his interest in earthly property, but he pays attention only to God’s will. So, this man is the ‘‘peacemaker’’, of the 15th chapter of Admonitions. In Salutation of the Virtues charity, a theological virtue, symbolizes Beatrice’s dress in the Comedìa’s XXX canto of Purgatory, because of its red colour. The virtue that is confirmed for the last in Salutation of the Virtues is the obedience, which contrasts with the conception of Machiavelli’s virtue that exalts human’s impetus. Canticle of the Creatures can be compared with the biblical psalms, as it reproduces their structure. In addition, the elements of nature in Laudes can be reflecting the feelings of the romantic individual in the 19th century. Testamentum of the Holy Father St. Francis is the ‘definitive’ script where he puts the emphasis on his ‘ego’, on his own past, pointing out the norms of behavior to be adopted for himself and for the friars of the Order, rules already established in The Rule of St. Francis. The episode of Perfect Joy of The Little Flowers of St. Francis of Assisi is replicated in Giovanni Pascoli’s Tolstoi. The explanation of ‘not perfect joy’ can be alligned with ‘no love’ of The Letter of Paul’s to the Corinthians. Both writings reveal that knowledge, which is considereded useful and appreciative, is not fulfilling for those who know the meaning of ‘perfect joy’ and those who do not have love/charity. The purpose of ‘perfect joy’ is that suffering has to be well accepted by human beings. The meaning of ‘love’ is to give life to those who feel alone and despicable. The condition of ‘perfect joy’ is compared to Jacopone da Todi’s O Signor per cortesia, the lauda in which man voluntary accepts, in the name of God, the physical and moral suffering that life on Earth brings. The titles Of patience and Of Compassion toward one’s Neighbor refer to patience and compassion, their homonyms that make possible the social life of the Order. The comparative analysis brings out that the writings of Saint Francis relate to values that are eternal, so that incite men to be or to become like the creatures of God – obedient, compassionate, poor in spirit, but above all, believers. Srednji vijek je razdoblje koje je posvjedočilo uspostavljanju moći Crkve i nastanka raznih književnosti na narodnom jeziku. Književnost koja ima značajnu važnost u ovom završnom radu je ona religiozna, koja obuhvaća upravo prvi talijanski književni spis na narodnom jeziku, a to jest: Pjesma stvorova. Njegov autor, Sv. Franjo Asiški upoznao se s vjerom nakon lagodnog života obilježenim zarobljeništvom. Njegovi su spisi jasni pokazatelji poroka i vrlina, te otkrivaju razne ishode koje mogu proizaći usvajanjem određenih ponašanja u ljudskome postojanju. Upravo, u Znanju neka odgovara dobrom djelovanju prikazane su dvije vrste ljudi: one koje znanje čini oholima, te one koje zadržvaju ponizno ponašanje, budući da prepoznaju da znanje kojemu smiju težiti jest Božji i za Boga. Ove dvije vrste ljudi podsjećaju na Odisejevu impulzivnost i Danteovu poniznost u svojim putovanjima, te isto tako odražavaju osobnost Sv. Franje, prije, odnosno nakon obraćenja. U siromaštvo duhom može se reći da je 'siromah duhom' onaj koji se ne brine previše zemaljskim dobrima, te se jedino i strogo pridržava Božjoj volji. On je zapravo 'mirotvorac', iz 15. poglavlja Opomena. U Pozdrav krepostima ljubav je teološka krepost koja simbolizira Beatricinu haljinu u 30. pjevanju Danteove Komedije, zato što je crvene boje. U zaključku Pozdrava krepostima je potvrđena poslušnost, jedna od kreposti koja se ujedno protivi Machiavelijevom poimanju istih, budući da on uzvišuje nalet u čovjeka. Pjesma stvorova može se asocirati na biblijske psalme jer oponaša njihovu karakterističnu strukturu. Također, prirodni elementi u Pjesmi stvorova mogu biti odraz osjećaja romantičnih pojedinaca 19. stoljeća. Oporuka svetoga Franje je ‘konačni’ spis u kojem on naglašava vlastito ‘’ja’’ i svoj nekadašnji život. Međutim, ističe i pravila ponašanja, već upisanih u Pravilo Reda manje braće. Svrha tih normi je njihovo usvajanje kao i za braću tako i za sebe. Događaj koji se odvija u Savršeno veselje iz Cvjetića svetoga Franje ponavlja se u Giovanni Pascolijevom Tolstoju. Objašnjenje ‘savršenog veselja’ može se uskladiti s ‘ne ljubavlju’ iz Prve poslanice Korinćanima sv. Pavla. Dakle, oba spisa otkrivaju da znanje, koje se smatra korisnim i cijenjenim, ne ispunjava ni one koji poznaju smisao ‘savršenog veselja’ niti one koji su za ljubav uskraćeni. Cilj ‘savršenog veselja’ je čovjekova dobrodošlica patnjama. Značenje ljubavi glasi: vratiti u život one koji se osjećaju usamljenima i koji preziru sami sebe. Stanje ‘savršene radosti’ može se usporediti s laudom Jacoponea da Todi O Signor per cortesia u kojoj čovjek dobrovoljno i u Božje ime prihvaća fizičku, te moralnu patnju koje život na zemlji donosi. Naslovi O ustrpljivosti i O suosjećanju s bližnjim se odnose na njihove homonime (odnosno strpljenje i suosjećanje) koje omogućuju društveni život Reda. Iz usporedbne analize proizlazi da su spisi Sv. Franje Asiškoga osnovani na vrijednostima koje su vječne, što i potiče ljude da budu ili da postanu kao Božja bića, tj. poslušni, suosjećajni, ‘siromašni u duhu’, ali nadasve vjernici. |
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Romance Studies religiozna pjesma letteratura italiana Francesco d’Assisi poesia religiosa scritti religiosi analisi comparativa Italian literature Francis of Assisi religious poetry religious writings comparative analysis talijanska književnost Franjo Asiški 940 info:eu-repo/semantics/bachelorThesis text 2017 ftamad 2021-09-30T20:06:12Z Il Medioevo è stato un periodo che ha visto l'affermarsi del potere della Chiesa e delle varie letterature in volgare. La letteratura che è stata maggiormente rilevante per il tema di questa tesi è quella religiosa che, appunto, vanta il primo testo letterario in volgare: le Laudes creaturarum. Il suo autore, Francesco d'Assisi, conobbe la fede dopo una vita agiata segnata dalla prigionia. I suoi scritti dimostrano chiaramente sia i vizi sia le virtù e fanno emergere i diversi esiti che possono scaturire in base all'adozione di determinati comportamenti nell’esistenza umana. Infatti, ne La scienza dev'essere seguita dal ben operare vengono indicati due tipi di uomini: quelli che il sapere rende superbi e quelli che rimangono umili, perché riconoscono che le conoscenze a cui possono aspirare sono di Dio e per Dio. I due tipi di uomini riprendono rispettivamente l’impulsività di Ulisse e l’umiltà di Dante nei loro rispettivi viaggi, così come rispecchiano la personalità di san Francesco prima e dopo la conversione. Ne La povertà di spirito viene definito ‘povero di spirito’, colui che non ha troppo interesse per i beni terreni, ma si attiene severamente soltanto alla volontà di Dio. Quindi, egli è ‘il vero uomo di pace’, del quindicesimo capitolo delle Admonitiones. Ne Il Saluto alle Virtù la Carità, una virtù teologale, simboleggia l’abito di Beatrice nel XXX canto del Purgatorio della Comedìa, perché è di colore rosso. L’Obbedienza è la virtù ribadita nella conclusione de Il Saluto alle Virtù e si contrappone alla concezione di virtù di Machiavelli che esalta l’impeto dell’uomo. La Laudes creaturarum può essere accostata ai salmi biblici, in quanto ne riproduce la struttura tipica. Inoltre, gli elementi della natura della Laudes possono riflettere i sentimenti dell’individuo romantico del XIX secolo. Il Testamento è lo scritto ‘definitivo’ in cui San Francesco pone l’accento sull’io soggettivo, sul proprio trascorso, sottolineando però le norme di comportamento da adottare sia per sé sia per i frati dell’Ordine, già stabilite nella Regola bollata. L’episodio de La perfetta letizia dai Fioretti è riproposta nel Tolstoi di Giovanni Pascoli. La spiegazione della ‘non perfetta letizia’ può essere allineata al ‘non amore’ della Prima lettera di san Paolo ai Corinzi. Entrambi gli scritti rivelano che le conoscenze considerate utili e apprezzabili non sono appaganti, per chi conosce il significato della ‘perfetta letizia’ e per chi non ha amore/carità. Rispettivamente, per l’uomo il fine della perfetta letizia è quello di accogliere benevolmente le sofferenze. Il significato dell’amore è ridare vita a chi si sente solo e disprezzabile. La condizione di perfetta letizia viene paragonata alla lauda O Signor per cortesia di Jacopone da Todi in cui l’uomo sceglie volontariamente e, in nome di Dio, la sofferenza sia fisica sia morale che comporta la vita sulla Terra. I titoli Della pazienza e Della compassione del prossimo si riferiscono ai rispettivi omonimi (pazienza e compassione) che rendono possibile la vita sociale dell’Ordine. Dall’analisi comparativa traspare che gli scritti di San Francesco d’Assisi si imperniano su valori che sono eterni: che incitano gli uomini a essere oppure a diventare come le creature di Dio - obbedienti, compassionevoli, poveri di spirito, ma soprattutto credenti. The Middle Ages was a period of emergence of power of the Church and of the vulgar literatures. The most important literature for the topic of this thesis is the religious literature that, in fact, owns the first literary work: Canticle of the Creatures. Its author, Saint Francis of Assisi, experienced the faith, after a rich life marked by imprisonment. His writings clearly show vices and virtues and different outcomes that may arise, assuming certain behaviors in human's existence. In fact, in That Good Works should accompany Knowledge two types of men are presented: those who knowledge made arrogant and those who remained humble, because they recognize that knowledge they aspire is of God and for God. The two types of men, respectively, receive the impulsiveness of Ulysses and Dante’s humbleness in their respective journeys, as well as they reflect the personality of Saint Francis before and after his conversion. In the writing Of Poverty of Spirit the ‘poor of spirit’ is called the one who does not put his interest in earthly property, but he pays attention only to God’s will. So, this man is the ‘‘peacemaker’’, of the 15th chapter of Admonitions. In Salutation of the Virtues charity, a theological virtue, symbolizes Beatrice’s dress in the Comedìa’s XXX canto of Purgatory, because of its red colour. The virtue that is confirmed for the last in Salutation of the Virtues is the obedience, which contrasts with the conception of Machiavelli’s virtue that exalts human’s impetus. Canticle of the Creatures can be compared with the biblical psalms, as it reproduces their structure. In addition, the elements of nature in Laudes can be reflecting the feelings of the romantic individual in the 19th century. Testamentum of the Holy Father St. Francis is the ‘definitive’ script where he puts the emphasis on his ‘ego’, on his own past, pointing out the norms of behavior to be adopted for himself and for the friars of the Order, rules already established in The Rule of St. Francis. The episode of Perfect Joy of The Little Flowers of St. Francis of Assisi is replicated in Giovanni Pascoli’s Tolstoi. The explanation of ‘not perfect joy’ can be alligned with ‘no love’ of The Letter of Paul’s to the Corinthians. Both writings reveal that knowledge, which is considereded useful and appreciative, is not fulfilling for those who know the meaning of ‘perfect joy’ and those who do not have love/charity. The purpose of ‘perfect joy’ is that suffering has to be well accepted by human beings. The meaning of ‘love’ is to give life to those who feel alone and despicable. The condition of ‘perfect joy’ is compared to Jacopone da Todi’s O Signor per cortesia, the lauda in which man voluntary accepts, in the name of God, the physical and moral suffering that life on Earth brings. The titles Of patience and Of Compassion toward one’s Neighbor refer to patience and compassion, their homonyms that make possible the social life of the Order. The comparative analysis brings out that the writings of Saint Francis relate to values that are eternal, so that incite men to be or to become like the creatures of God – obedient, compassionate, poor in spirit, but above all, believers. Srednji vijek je razdoblje koje je posvjedočilo uspostavljanju moći Crkve i nastanka raznih književnosti na narodnom jeziku. Književnost koja ima značajnu važnost u ovom završnom radu je ona religiozna, koja obuhvaća upravo prvi talijanski književni spis na narodnom jeziku, a to jest: Pjesma stvorova. Njegov autor, Sv. Franjo Asiški upoznao se s vjerom nakon lagodnog života obilježenim zarobljeništvom. Njegovi su spisi jasni pokazatelji poroka i vrlina, te otkrivaju razne ishode koje mogu proizaći usvajanjem određenih ponašanja u ljudskome postojanju. Upravo, u Znanju neka odgovara dobrom djelovanju prikazane su dvije vrste ljudi: one koje znanje čini oholima, te one koje zadržvaju ponizno ponašanje, budući da prepoznaju da znanje kojemu smiju težiti jest Božji i za Boga. Ove dvije vrste ljudi podsjećaju na Odisejevu impulzivnost i Danteovu poniznost u svojim putovanjima, te isto tako odražavaju osobnost Sv. Franje, prije, odnosno nakon obraćenja. U siromaštvo duhom može se reći da je 'siromah duhom' onaj koji se ne brine previše zemaljskim dobrima, te se jedino i strogo pridržava Božjoj volji. On je zapravo 'mirotvorac', iz 15. poglavlja Opomena. U Pozdrav krepostima ljubav je teološka krepost koja simbolizira Beatricinu haljinu u 30. pjevanju Danteove Komedije, zato što je crvene boje. U zaključku Pozdrava krepostima je potvrđena poslušnost, jedna od kreposti koja se ujedno protivi Machiavelijevom poimanju istih, budući da on uzvišuje nalet u čovjeka. Pjesma stvorova može se asocirati na biblijske psalme jer oponaša njihovu karakterističnu strukturu. Također, prirodni elementi u Pjesmi stvorova mogu biti odraz osjećaja romantičnih pojedinaca 19. stoljeća. Oporuka svetoga Franje je ‘konačni’ spis u kojem on naglašava vlastito ‘’ja’’ i svoj nekadašnji život. Međutim, ističe i pravila ponašanja, već upisanih u Pravilo Reda manje braće. Svrha tih normi je njihovo usvajanje kao i za braću tako i za sebe. Događaj koji se odvija u Savršeno veselje iz Cvjetića svetoga Franje ponavlja se u Giovanni Pascolijevom Tolstoju. Objašnjenje ‘savršenog veselja’ može se uskladiti s ‘ne ljubavlju’ iz Prve poslanice Korinćanima sv. Pavla. Dakle, oba spisa otkrivaju da znanje, koje se smatra korisnim i cijenjenim, ne ispunjava ni one koji poznaju smisao ‘savršenog veselja’ niti one koji su za ljubav uskraćeni. Cilj ‘savršenog veselja’ je čovjekova dobrodošlica patnjama. Značenje ljubavi glasi: vratiti u život one koji se osjećaju usamljenima i koji preziru sami sebe. Stanje ‘savršene radosti’ može se usporediti s laudom Jacoponea da Todi O Signor per cortesia u kojoj čovjek dobrovoljno i u Božje ime prihvaća fizičku, te moralnu patnju koje život na zemlji donosi. Naslovi O ustrpljivosti i O suosjećanju s bližnjim se odnose na njihove homonime (odnosno strpljenje i suosjećanje) koje omogućuju društveni život Reda. Iz usporedbne analize proizlazi da su spisi Sv. Franje Asiškoga osnovani na vrijednostima koje su vječne, što i potiče ljude da budu ili da postanu kao Božja bića, tj. poslušni, suosjećajni, ‘siromašni u duhu’, ali nadasve vjernici. 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